ROMA – Vertice sulla prescrizione il 9 gennaio. L’appuntamento, inizialmente fissato per oggi, è slittato di due giorni.
Davanti a Montecitorio si terrà un presidio di Più Europa, Azione, Energie per l’Italia e Radicali italiani per chiedere l’immediata cancellazione del blocco della prescrizione previsto dalla riforma Bonafede e il ripristino del principio del giusto processo. Dalle 11.30 ci saranno gli interventi di Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova, Stefano Parisi e Giulia Crivellini.
Vertice sulla prescrizione il 9 gennaio
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aveva detto di essere pronto a votare con Forza Italia pur di fermare l’entrata in vigore della riforma Bonafede. Il Pd, invece, ha preferito presentare un proprio pdl. Ecco cosa ha detto Renzi a ‘Il Messaggero’:
“O Bonafede trova una soluzione o noi votiamo la legge Costa che riporta la prescrizione come era prima. Una giustizia senza fine è la fine della giustizia e consegna i cittadini alla discrezionalità degli inquirenti e ai loro tempi. Fatico a trovare qualcosa di più barbaro e di più incostituzionale. Penso che i 5 Stelle faranno una mediazione. Se non la faranno noi voteremo la legge Costa, che peraltro era ministro del mio governo, il Pd deciderà che fare”.
Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, dichiara:
“Sulla prescrizione la palla è nelle mani di Bonafede e del M5S, come abbiamo ribadito più volte. Noi di Italia Viva siamo pronti a discutere se c’è la volontà di correggere questa barbarie giuridica. Altrimenti voteremo la proposta Costa e tutte le forze politiche si assumeranno le proprie responsabilità davanti ai cittadini, che non possono essere condannati a processi senza fine, il contrario della giustizia. Se posso permettermi un consiglio ai 5 Stelle, accelererei, perché ho l’impressione che dopo le regionali in Emilia Romagna avranno altri problemi di cui occuparsi”.
Le critiche di Anna Maria Bernini
E mentre il leghista Matteo Salvini parla di “uno scempio”, Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, afferma quanto segue:
“La maggioranza ha rinviato la verifica sulla prescrizione: nessuna sorpresa, visto che questo è il governo dei rinvii e dei decreti salvo intese. Ma ora Di Maio ha posto una nuova mina sulla strada dei cosiddetti riformisti di Italia Viva: l’abolizione del Jobs Act e il ripristino dell’articolo 18, da sempre fiori all’occhiello del renzismo. Vedremo se gli alleati del grillismo imperante chineranno la testa anche su questo”.