Un 2019 incredibile per la politica

Un 2019 incredibile per la politica

 

ROMA – Un 2019 incredibile per la politica italiana. L’anno che si sta per concludere, infatti, verrà senza dubbio ricordato come uno dei più “pazzi” di tutta la storia della Repubblica.

Si è aperto con un governo gialloverde, a trazione Lega-M5S, e si chiude con un esecutivo giallorosso, dove il Movimento 5 Stelle la fa ancora da padrona ma con un’inedita – e impensabile – alleanza con l’odiato Partito Democratico.

Tutto questo, con Liberi e Uguali a completare la maggioranza, senza contare il nuovo soggetto politico “Italia Viva” che Matteo Renzi ha deciso “a sorpresa” di costituire dopo la sua improvvisa fuoriuscita dal Pd. Deus ex machina di entrambi i governi è sempre lui, Giuseppe Conte, nei panni di presidente del consiglio.

Un 2019 incredibile per la politica

Tra i provvedimenti del 2019 destinati a fare epoca non va dimenticato il taglio dei parlamentari. Però c’è anche dell’altro. Matteo Salvini è senza dubbio il personaggio dell’anno. Ad agosto si è inventato una crisi di governo che gli si è poi ritorta contro, determinando la sua esclusione dall’esecutivo con la nascita dell’attuale “squadra”. E, in ultimo, ci si è messo anche Lorenzo Fioramonti a sparigliare le carte, dimettendosi dall’incarico di ministro della Pubblica Istruzione e lasciando addirittura i pentastellati.

Ma non finisce qui. Per il 2020 che sta per cominciare terrà sicuramente banco il Mes (Meccanismo europeo di stabilità), sul cui fronte si starebbe per tirare un sospiro di sollievo. L’Ue, per non offrire nuove sponde a Salvini, alla fine ha deciso di accogliere le richieste di Conte. Dunque la firma potrebbe slittare fino a giugno, quando si sarà chiusa la finestra elettorale. Anche se comunque a gennaio, ha assicurato il premier, l’Emilia Romagna non farà cadere il governo, al di là del risultato che verrà fuori dalle urne. 

E lo scorso 9 dicembre le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea hanno svolto alcune audizioni sul funzionamento del Mes e sulle sue prospettive di riforma. Hanno così incontrato, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, l’economista Marcello Minenna e il giurista e magistrato Luciano Barra Caracciolo. 

Ma le grane, come si è visto ampiamente durante questo anno, si moltiplicano ogni giorno.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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