ROMA – Il Pd presenta la sua pdl sulla prescrizione. Accadrà questa mattina, 27 dicembre, giusto in tempo per il ritorno all’attività politica dopo la breve pausa natalizia. L’orario è fissato alle 11,30 in occasione di una conferenza stampa che si terrà presso la sede nazionale del partito, in via Sant’Andrea delle Fratte.
In base alle prime anticipazioni, pare che la proposta di legge dei Dem sia diversa da quella del Movimento 5 Stelle nella persona del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Staremo a vedere. Di certo si preannuncia un clima incandescente.
Il Pd presenta la sua pdl sulla prescrizione
Qualche giorno prima che iniziassero le vacanze di Natale si sono svolte alla Camera alcune importanti audizioni in materia di prescrizione del reato.
Mercoledì 18 dicembre la Commissione Giustizia, nell’ambito del progetto di legge recante modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, ha ascoltato i rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati, il gip Piergiorgio Morosini, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo, e il professor Vincenzo Maiello, ordinario di diritto penale presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.
Giovedì 19 dicembre, sempre la Commissione Giustizia ha svolto l’audizione di Giovanni Salvi, procuratore generale della Corte suprema di Cassazione.
Ricordiamo che il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, già da tempo sta rilasciando dichiarazioni sulla prescrizione in cui esprime la propria opinione al riguardo. A inizio dicembre, ad esempio, in un colloquio con il quotidiano ‘Il Messaggero’ ha affermato:
“Se non ci sarà accordo sulla prescrizione voteremo il ddl di Enrico Costa, persona saggia e già viceministro alla Giustizia del mio governo. Bonafede può cambiare la sua legge, ma non può pretendere di cambiare le nostre idee”.
Posizioni diametralmente opposte a quelle del premier Giuseppe Conte, per il quale invece “la norma sulla prescrizione deve entrare in vigore” ed “è giusto che ci sia” perché gli effetti verrebbero a prodursi “negli anni a venire”. Chi vivrà, vedrà.