Si chiama James Alex Fields, 20 anni, originario di Maumee, Ohio. Ieri si è schiantato contro un corteo di anti razzisti a Charlottesville, in Virginia. Dopo lo schianto, era fuggito con la stessa auto in retromarcia, ma la Polizia è riuscita a bloccarlo e arrestarlo. L’Fbi è intervenuto nel caso e ora indaga per il reato di violazione dei diritti civili.
Il ragazzo sembra che abbia intenzionalmente investito la folla che stava manifestando contro la supremazia bianca. Il corteo anti razzista era stato autorizzato dalle autorità di Charlottesville, in Virginia. L’Fbi ha poi arrestato altre tre persone presenti al corteo, sia anti razzisti che suprematisti bianchi. I reati contestati sono violenza, percosse, turbativa della quiete pubblica e il terzo portava con sè una pistola.
In Virginia 3 morti e 35 feriti
L’auto di Fields ha provocato la morte di una donna, investita mentre attraversava la strada. Altre due persone sono rimaste uccise invece dalla caduta di un elicottero della Polizia, che è caduto per un guasto. Almeno 35 persone sono poi rimaste ferite durante gli scontri. A Charlottesville si organizza da decenni la manifestazione dei suprematisti bianchi. Il gruppo opposto, di antirazzisti, si era formato in contrasto alla manifestazione, causando alcuni scontri. Il ragazzo 20enne ora è indagato per omicidio.
E’ polemica invece per le parole del presidente americano Donald Trump. Difatti, il tycoon ha commentato il fatto ma senza condannare apertamente l’estrema destra, che portavano avanti il corteo tra gli slogan «Heil Hitler» e urlando frasi del tipo «gli ebrei non ci rimpiazzeranno». Trump è intervenuto sulla questione dopo ore dall’accaduto, con un tweet. Ad attaccarlo sono stati prima di tutto i democratici, ma anche dall’ala repubblicana i commenti non sono stati positivi. Anche l’ex leader del Ku Klux Klan, David Duke, non ha apprezzato la posizione del presidente: «Guardati allo specchio e ricordati che sono stati i bianchi americani a regalarti la presidenza».
Prima del magnate, erano intervenuti Melania Trump e Paul Ryan. La first lady aveva affermato che queste violenze «non portano nulla di buono», mentre lo speaker della Camera ha definito lo spettacolo come «ripugnante».
Fonte: ansa.it