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Recenti studi hanno scoperto come integrare la vitamina B12 con un prodotto assolutamente naturale e alla portata di tutti.
Perché diventare vegani
La spinta più forte che induce a compiere questo passo resta, per la maggioranza, la motivazione etica, ovvero il non voler causare la sofferenza e l’uccisione degli animali.
Tuttavia anche la componente ecologica sta prendendo sempre più piede: 2/3 del suolo mondiale sono occupati da monocolture di soia e mais destinati a diventare mangime per gli animali degli allevamenti intensivi. Tali monocolture non solo occupano terreni che potrebbero essere impiegati per coltivare cibo per altri esseri umani ma comportano anche un enorme spreco di risorse idriche di cui il pianeta già scarseggia.
Se aggiungiamo poi che una tra le maggiori cause d’inquinamento atmosferico sono le emissioni dei gas di scarico degli animali, allora il quadro è davvero completo!
Ma animali e ambiente non sono le uniche ragioni su cui si basa la scelta Vegana: sempre più soggetti scelgono di abbracciare questo tipo di alimentazione per i numerosi benefici che apporta in termini di salute.
Un’alimentazione vegana bilanciata, infatti, contiene meno grassi saturi rispetto alla dieta onnivora, molte più vitamine e minerali, più fibre.
La ricerca medica ha ampiamente dimostrato già da anni che una dieta ricca di grassi saturi, come talvolta è la dieta onnivora in cui abbondano carni, salumi, uova e formaggi, è direttamente collegata all’insorgere di malattie croniche, obesità, diabete di tipo 2, colesterolo, ictus, infarti e alcuni tipi di cancro.
L’importanza della vitamina B12 e come integrarla
L’alimentazione vegana, se ben equilibrata, è certamente più sana ma presenta anche’essa il rischio d’incorrere in qualche carenza, in primis della vitamina B12.
La vitamina B12 non è presente, infatti, negli ortaggi, nei legumi e nei cereali; ma, a differenza di quanto comunemente si pensa, non si trova neppure nella carne, o meglio non direttamente.
La vitamina b12 in natura si trova nei batteri presenti nel terreno.
La carenza di questo nutriente può cagionare gravi problemi quali disfunzioni metaboliche, alti livelli di colesterolo nel sangue e disturbi comportamentali.
Come assicurarsi, dunque, il giusto apporto di vitamina B12?
In seguito a ricerche condotte presso l’Università del Kent si è scoperto una pianta ricchissima di B12: il crescione!
Questa straordinaria ma comunissima erba ne contiene una percentuale tale da poter supplire alla carenza presente nella maggior parte dei vegani. Ma, aggiunto a insalate o per farcire panini, può rivelarsi utile anche per chi a causa di patologie come celiachia o sindrome del colon irritabile non riesce ad assimilarla o ancora per gli anziani che hanno scarso appetito.