Ministro Fontana propone assegno unico fino 26 anni, M5S lo boccia, così gli assegni familiari sono oggetto di scontro tra Lega e M5S
Roma, lì 05 luglio 2019 – Riforma degli assegni familiari oggetto di scontro tra Lega e M5S, che va contro il Ministro Fontana.
Ancora uno scontro tra Lega e M5S causato dal Ministro Fontana che vuole riformare la misura degli assegni familiari per stimolare la crescita demografica; infatti, è noto che l’Italia ha difficoltà a fare crescere la propria popolazione a tal punto da dover ricorrere agli stranieri. Alla base dei problemi demografici c’è la bassa natalità dovuta dalla crisi e dal caro bebè; dunque, il Ministro Fontana vuole fare leva sugli assegni familiari per aiutare lo sviluppo dei nuclei familiari.
[adrotate banner=”37″]
La riforma del Ministro Fontana sugli assegni familiari oggetto di scontro tra Lega e M5S
La sponda leghista del Governo Conte scatena la reazione del M5S quando Lorenzo Fontana, Ministro della famiglia, intervistato dichiara:
“Il governo lavora a un assegno unico che va dai cento ai trecento euro per ogni bambino dai zero fino ai 26 anni: credo che in questo modo riusciremo a contrastare il calo demografico.”
Il M5S boccia la modifica agli assegni familiari proposta dal Ministro Fontana
Senza mezzi termini, dai colleghi di Governo, arriva la secca bocciatura con la seguente motivazione:
“È una misura troppo costosa.”
Arriva anche la stoccata al Ministro della famiglia:
“Gioca a tombola!”
Arriva il giudizio del viceministro all’Economia, Castelli, che stima il provvedimento in una forchetta di costo tra i 18 ed i 54 miliardi.
La Lega di Salvini non lascia cadere l’accusa al Ministro Lorenzo Fontana e rimandano al mittente dichiarando:
“Chi gioca a tombola è il M5S !”
Dunque, si riaccende l’ennesimo conflitto tra le due parti del Governo Conte; questa volta riguarda un argomento tanto caro alle famiglie già formate ed anche a quelle future.
Altre notizie di economia sulla pagina del sito.