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MILANO – Borsa di Milano oggi 22 marzo 2023. La Borsa di Milano (-0,12%) chiude in calo, in controtendenza rispetto agli altri listini europei in attesa della riunione della Fed sulla politica monetaria. Piazza Affari ha risentito dell’andamento negativo delle banche. Lo spread tra Btp e Bund sale a 184 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%. Nel listino principale scivola Banco Bpm (-2,6%). In netto calo anche Mediolanum (-1,8%), Bper (-1,4%) e Unicredit (-1,2%). Flessione più contenuta per Mps (-0,7%) e Intesa (-0,5%). Contrastati i titoli dell’energia con il prezzo del petrolio in rialzo. Questo, quindi, è l’andamento Borsa Milano.
Borsa di Milano oggi 22 marzo 2023 e spread
Vendite per Tenaris (-1,1%) e Saipem (-0,2%) mentre sale Eni (+0,1%). In ordine sparso anche le utility con il gas in calo ad un soffio dai 40 euro. In rialzo Hera (+0,7%) e Enel (+0,1%) mentre A2a cede il 2% e Erg lo 0,8%. Nel comparto dell’auto vola Iveco (+4%), piatta Stellantis (+0,06%) e in calo Cnh (-0,3%). Poco mossa Tim (+0,01%), dopo l’accordo per le uscite volontarie e mentre è alle prese con le due offerte per la Rete. Si mettono in mostra Leonardo (+1,7%), Amplifon (+1,4%) e Nexi (+1,3%). La Borsa di Milano oggi, dunque, riporta questi dati. Lo spread Btp-Bund chiude in rialzo a 184 punti, rispetto ai 182 della chiusura di ieri. In aumento il rendimento del decennale italiano che si attesta al 4,16% (+5 punti base).
Come ha chiuso la Borsa di Milano oggi?
Vediamo ora come vanno i mercati internazionali dopo aver visto l’indice Borsa Milano oggi. Le Borse europee si consolidano in attesa della Bce e con i future su Wall Street che tentano il rialzo. Milano sale dello 0,27% (Ftse Mib a 26.624 punti) con Leonardo in testa (+2,12%). Sempre bene i bancari con Fineco (+1,6%), Intesa Sanpaolo (+1,4%) mentre lo spread tra Btp e Bund si allarga a 185 punti base con il rendimento del decennale italiano che sale al 4,22%. Tra le altre Piazze, Francoforte guadagna mezzo punto, Parigi lo 0,31%. Sempre cauta Londra (+0,1%) che fa i conti con l’inflazione al 10,4% a febbraio e sopra le stime. L’euro è sempre più vicino a 1,08 dollari (1,0795).
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