L’Istituto Italiano di tecnologia ha sviluppato delle braccia robotiche per facilitare il lavoro e aiutare le persone nelle mansioni pesanti.
Arrivano le braccia robotiche per alleggerire le fatiche umane
Un tempo, nelle tragedie greche, c’era il “Deus ex machina”: l’intervento divino. Oggi in soccorso degli uomini arrivano i robot. L’Istituto Italiano di Tecnologia ha sviluppato braccia robotiche che, in aggiunta agli arti umani, possono alleggerire i lavori più pesanti.
Il dispositivo è molto semplice da usare. S’indossa come uno zaino a cui sono agganciate due braccia dotate di mani robotiche. Il lavoratore può avvalersi di esse per evitare di affaticare le spalle, i polsi, i gomiti.
L’obiettivo non è assolutamente sostituire il lavoro umano ma renderlo più agile, più veloce e meno faticoso. Insomma robot ed esseri umani possono collaborare e non farsi la guerra come nel peggiore dei nostri incubi.
Inoltre questi dispositivi rappresentano un valido aiuto per l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di chi ha perso gli arti superiori.
Braccia robotiche e benefici per la società
Gli scienziati alla base del progetto rassicurano che le braccia robotiche apporteranno solo benefici. Benefici sui singoli lavoratori ma anche sulla sanità. Infatti i disturbi muscolo-scheletrici, causati da lavori usuranti, ogni hanno comportano circa 240 miliardi di spesa tra periodi di malattia e perdita di lavoratori produttivi.
Attraverso specifici dispositivi i robot sono in grado di valutare il grado di affaticamento di ogni mansione e di intervenire in modo opportuno. Addirittura sono in grado di individuare se il lavoratore usa l’arto destro o il sinistro.
Insomma al centro dello studio resta il benessere del lavoratore, dell’essere umano.
I nuovi studi stanno lavorando a dispositivi robotici in grado di apprendere le attività lavorative direttamente dall’uomo per poi eseguirle autonomamente o insegnarle ad altri lavoratori.
Tutto questo, tuttavia, fa riflettere sul fatto che le aziende, in tal modo, avranno il doppio dei lavoratori a costo 0. Tutto ciò potrebbe avere ripercussioni negative in termini di disoccupazione.
Non ci resta che osservare fiduciosi quali saranno gli sviluppi.