Caccia ai cinghiali a Mondaino

Caccia ai cinghiali a Mondaino: impazzisce il web

 

Caccia ai cinghiali a Mondaino (Rimini). Per due giorni il paese della provincia di Rimini chiude le strade principali e le scuole per la caccia ai cinghiali; questi ultimi si avvicinano troppo alla cittadina spinti anche dalla fame.

Alla base di un vero coprifuoco, la città si rifugia ma gli animalisti sul web impazzano infuriati e sui social è polemica.

Aperta la Caccia ai cinghiali a Mondaino

Il 17 Novembre, a Mondaino un paese nel Riminese, il sindaco Matteo Gnaccolini fa chiudere strade e scuole per permettere cattura e abbattimento dei cinghiali.

Negli ultimi tempi infatti, a causa della continua ricerca di cibo, questi animali si spingono sempre più vicini alla cittadina.

A far prendere la decisione al sindaco del piccolo paese vicino le marche è la violenza supposta cui gli animali reagiscono al contatto con l’uomo.

Secondo le ultime segnalazioni, i centri abitati sono a rischio e a partire dalle zone limitrofe le presenze dei suidi, diventano preoccupanti.

L’interesse maggiore si ha nel voler tutelare la zona dell’Istituto Comprensivo di via Fonte Leali. L’incolumità degli studenti è al primo posto.

Ma considerando che molte strade sono state chiuse con posti di blocco fino a sera è evidente che l’area interessata è maggiore.

Nel documento comunale, si fa riferimento alla totale sicurezza dei cittadini.

Intanto nell’ordinanza, si prevede l’abbattimento o la cattura dei mammiferi allo stato brado, perché considerati potenzialmente pericolosi.

Caccia ai cinghiali a Mondaino: gli animalisti non ci stanno e nasce la protesta

Mondaino, gli animalisti a seguito della decisione presa sabato scorso dal sindaco Gnaccolini, protestano sul web.

I social network, danno libero sfogo alle proteste nelle quali si rileva la totale disapprovazione del gesto.

L’associazione “Basta Delfinari”, nota e conosciuta nel riminese, che si è già battuta per diverse cause, condanna aspramente la scelta dell’amministrazione comunale.

La protesta alle doppiette che tenta di “uccidere chi vive in quei boschi da sempre”.

Le contestazioni al gesto “scellerato e immorale” richiamano su Facebook un numero sostanzioso di messaggi molto accesi degli animalisti.

Ai primi giorni delle reazioni, a chi lasciava commenti negativi, lo stesso sindaco chiedeva, di abbassare i toni; alle polemiche, suggeriva all’opposto di dare soluzioni diverse.

Ma le critiche di chi grida “vergogna” si allargano.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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