I César rimangono senza guida: dimissioni collettive a pochi giorni dalla premiazione
A soli quindici giorni dalla cerimonia dei César, gli Oscar francesi, gli alti vertici del premio hanno rassegnato le proprie dimissioni. In un comunicato stampa, la direzione ha spiegato le proprie ragioni. Parrebbe che all’origine del gesto ci sia una polemica sul record di nomination per Roman Polanski. Il regista, infatti, ha ricevuto diverse accuse di violenza sessuale. Per questo, alcuni gruppi femministi hanno denunciato le nomination e invitato a boicottare il nuovo film di Polanski. La pellicola è intitolata “L’ufficiale e la spia”. Si tratta di un thriller storico sul caso Dreyfus. L’opera ha ricevuto dodici nomination per la premiazione dei César. Una volta scoppiata la bufera, il consiglio di amministrazione ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni all’unanimità. Come si legge nel comunicato,
queste dimissioni collettive consentiranno di procedere al rinnovo completo della direzione.
Movimento #MeToo, non si arresta la bufera: dopo le accuse a Weinstein nel 2017, Polanski torna nell’occhio del ciclone. Tutte le accuse di molestie sessuali al candidato ai César
Polanski era già stato espulso dall’Accademia del cinema Arti e scienze nel 2018. Lo scorso anno, un’attrice francese lo aveva denunciato per violenza sessuale. L’episodio si sarebbe verificato nel 1975, durante una vacanza in Svizzera. Ancora prima, Polanski era fuggito dagli U.S.A. dopo aver confessato di aver fatto sesso illegalmente con una ragazza di 13 anni a Los Angeles, nel 1977. Per questo, le associazioni femministe e alcuni gruppi del’opinione pubblica francese hanno già annunciato una contestazione. La manifestazione avverrà la sera della cerimonia dei César, davanti alla Salle Pleyel di Parigi. Nel frattempo, grazie alle proteste e alle accuse di opacità e disfunzioni, si procederà alla nomina di una nuova direzione dei César. I vertici saranno nominati dopo la cerimonia. Inoltre, sono previste modifiche allo statuto e misure di aggiornamento. La lista dei membri dell’Accademia, composta da 4700 professionisti del settore, non è pubblica.