Autore: Raffaella Guiducci
Elegia americana di Ron Howard (Titolo originale: “hillbilly elegy”)
Il film diretto da Ron Howard costituisce la trasposizione cinematografica dell’omonimo Best Seller autobiografico “Elegia americana” di J.D. Vance che ben fotografa la filiosofia hillbilly ovvero degli emigrati anglosassoni scozzesi ed irlandesi, che occupano alcune zone montane degli Stati Uniti
Gente dai valori genuini, messa alla prova da povertà e da arretratezza culturale e sociale
Elegia americana, La Trama
Elegia Americana narra quindi le vicende di J. D. Vance originario del Kentucky, cresciuto in Ohio il quale frequenta con successo la Yale University. J.D. è uno studente universitario virtuoso con esperienza nei Marines.
Egli è in procinto di intraprendere una brillante carriera professionale ed ha una vita sentimentale felice.
Mentre trascorre una serata caratterizzata da importanti incontri professionali, riceve una telefonata drammatica ed inaspettata.
Così si trova costretto a fare i conti con il proprio passato tornando frettolosamente a Middletown per assistere la madre, malata mentale tossicodipendente.
Scattano una serie di flashback sulla sua problematica adolescenza, segnata dalle nevrosi della madre interpretata da un’intensa Amy Adams. Una madre scomoda e perennemente irrisolta, a sua volta annientata da un passato familiare malsano.
Glenn Close in odore di Oscar
In tale contesto disagiato, spicca la potente figura di nonna Mamaw, una immensa e credibile Glenn Close in odore di oscar per la sua straordinaria interpretazione.
Quindi nonna Mamaw, con il suo carattere ruvido, ma fiero e determinato salverà il nipote, oramai completamente sfasato dalla vita sregolata della madre e dalle cattive compagnie. Sarà proprio costei ad instillare nel ragazzo l’ambizione e la fame di rivalsa.
Un moderno sogno americano
Elegia americana rappresenta i cliché di un moderno sogno americano. È la storia di un ragazzo segnato da un difficile contesto sociale e familiare che riesce ad emergere grazie soprattutto alla tenacia di sua nonna che così lo sprona: ”Tu devi decidere! vuoi essere qualcuno o no?”.
Monito di grande impatto per il protagonista, il quale sceglierà di attenersi ai consigli dell’amata nonna. Celebre la frase di J.D. :”Il luogo da cui veniamo e’ chi siamo, ma scegliamo ogni giorno chi vogliamo diventare”
Le parole dell’autore
Per comprendere a pieno la portata di tale messaggio di rivalsa sociale si riporta uno stralcio del romanzo in cui Vance descrive le proprie origini.
“Sì, sono bianco, ma non mi identifico di sicuro nei WASP, i bianchi anglosassoni e protestanti del Nordest.
Mi identifico invece con i milioni di proletari bianchi di origine irlandese e scozzese che non sono mai andati all’università.
Per questa gente, la povertà è una tradizione di famiglia: i loro antenati erano braccianti nell’economia schiavista del Sud, poi mezzadri, minatori e infine, in tempi più recenti, meccanici e operai. Gli americani li chiamano hillbilly (buzzurri, montanari), redneck (colli rossi) o white trash (spazzatura bianca)”.
Ecco, quindi, la grande vittoria di J.D.: riuscire ad elevarsi portando con sé i valori della sua gente.
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