Chiusi impianti sci in Trentino e Alto Adige. Decisioni ferree e severe anche per gli amanti delle piste bianche italiane
Con il Coronavirus non si scherza, i dati sono ogni giorno in crescita esponenziale e, tra i vari provvedimenti chiusi impianti sci in Trentino.
La grande folla che ha invaso le strutture del Nord Italia nei giorni scorsi, in barba ad ogni divieto, ha dunque spinto i gestori degli impianti a dire basta.
Ora infatti è fondamentale fermare la diffusione del Codiv-19 e, per farlo, serve qualche sacrificio in più come non andare a sciare.
Dunque da mercoledì chiuderanno, infatti, gli impianti di risalita e gli alberghi, è l’annuncio è stato fatto dal presidente degli albergatori altoatesini Manfred Pinzger.
Il quale ha affermato: “Si tratta di una decisione difficile e sofferta che gli operatori turistici hanno preso in comune accordo”.
Inoltre il governatore altoatesino Arno Kompatscher, durante la conferenza stampa degli operatori turistici, ha dichiarato:
La giunta provinciale di Bolzano sostiene pienamente la scelta del settore turistico di fermare la stagione sciistica. Si tratta di una scelta responsabile e lodevole.
In sintonia con i provvedimenti statali ci sarà anche un pacchetto per l’Alto Adige per garantire sostegno ai settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus.
Infatti saranno chiusi anche in Trentino oltre che in Alto Adige
In questa parte d’Italia invece il provvedimento di chiusura scatta martedì sera, lo ha deciso la Giunta provinciale, al fine di garantire un rafforzamento delle misure per il contenimento dei contagi.
Decisione quindi presa dopo le prime disposizioni impartite per evitare concentrazioni di persone non conformi alle disposizioni del decreto governativo.
La scelta di chiudere le strutture di sci, coinvolge anche il complesso delle Dolomiti SuperSki; infatti come si legge in una nota:
Siamo estremamente dispiaciuti, di dover prendere questa decisione di carattere assolutamente eccezionale, ma riteniamo che questo passo sia di fondamentale importanza per arginare il rapido propagarsi del Coronavirus.
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