Lo sport riparte dal 4 maggio, inizia la fase 2. Prima gli sport individuali poi quelli di gruppo: anche per il mondo sport avrà una ripresa sarà graduale
Il discorso del premier Conte ieri sera ha fissato ufficialmente l’avvio della seconda fase: lo sport riparte il 4 maggio dunque insieme ad altre attività.
Sarà una ripartenza graduale comunque che prende avvio con gli sport individuali per gli atleti professionisti e non a distanza di 2 metri; mentre per l’attività motoria individuale la distanza sufficiente è di un metro.
In tal senso una novità riguarda la “prossimità dell’abitazione” che salta nel senso che ci si potrà allontanare rispettando il distanziamento sociale.
A chi spetta il riconoscimento di tal attività sportive? Il Dpcm è chiaro:
“[…] riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni”
Al contrario, per quel che concerne gli sport di squadra, sarà necessario attendere il prossimo 18 maggio per la ripresa degli allenamenti
Infatti in ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenuto a Che tempo che fa, precisa:
Per la ripresa degli allenamenti del calcio, servono protocolli di sicurezza rigidi.
Quello presentato dalla Figc non è ancora sufficiente, ieri sera non ha avuto il via libera dal Comitato tecnico scientifico; servono approfondimenti necessari che andranno fatti in questi giorni e solo dopo potremo decidere.
Un nuovo Dpcm che dimostra come la ripresa del calcio sia difficile proprio per la difficoltà a rispettare il distanziamento sociale ancora assoluta priorità.
Lo sport riparte dal 4 maggio, ma palestre e centri ricreativi?
Per questo aspetto invece c’è ancora da capire come muoversi; sicuramente se parla a giugno.
Insomma, il ritorno alla normalità sarà lento e graduale, ora è essenziale tutelare la salute pubblica e non vanificare gli sforzi fatti fino a questo momento.