La tanto attesa fase 2 della gestione per il nuovo coronavirus Covid-19 sta per cominciare. L’accordo tra le parti interessate è in vigore già dal 10 aprile scorso. Le Asl avranno a disposizione i numeri telefonici di tutte le persone che sono entrate in contatto con soggetti ritenuti positivi al virus.
Coronavirus fase 2: identificazione dei soggetti, termoscanner e App mobile
Un passaggio importante anche quello dell’applicazione che controllerà i possibili spostamenti dei soggetti a rischio. Fondamentale per l’OMS controllare i soggetti che lavorano nel pubblico, al fine di mantenere il livello di contagio basso. L’attesa per l’osservazione ufficiale, è per il 4 maggio, quando si tireranno le somme della curva epidemica. Obbligatoria la misurazione della temperatura corporea e dello stato febbrile del soggetto tramite lo Scanner.
Per quanto riguarda il tracciamento dei contagi Apple e Google stanno lavorando insieme; a capo dell’ordinanza ci sarà Angelo Borrelli che è anche il commissario per l’emergenza per l’organizzazione della protezione Civile. Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha permesso il via libera alla disposizione ministeriale, che si occuperà principalmente di controllare i soggetti in questione. Ricostruendo gli spostamenti di un soggetto positivo, spiegano i tecnici, si cerca di evitare che si creino nuovi focolai pericolosi.
Sileri parla della rilevazione col termoscanner
L’applicazione, che sarà scaricabile dal sito del Governo, permetterà la mappatura ufficiale al fine di conferire i dati necessari alla ricostruzione. Gli oggetti fondamentali della fase due sono l’App, e il termoscanner per la misurazione della febbre. Sileri afferma: “Dovrà essere sistemato all’ingresso di tutti i luoghi dove ci sono persone che lavorano, esattamente come i guanti, le mascherine e gli erogatori per il disinfettante. Si tratta di un accorgimento indispensabile, la temperatura alta è uno dei sintomi caratteristici di questa malattia e dunque bisogna prevederlo ovunque. Così come bisogna imporre l’uso dei dispositivi di protezione personale e privilegiare le consegne a domicilio”.