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ROMA – Di Maio insiste sul taglio dei parlamentari. E lo fa citando addirittura Nilde Iotti, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati. Ecco le sue parole nel 1984, 36 anni fa:
“Nel 1948, quando è entrata in vigore la Costituzione, uscivamo dal fascismo e c’era la necessità di ristabilire un rapporto del tutto democratico con la società. Ma adesso ci sono Consigli Regionali che sono stati eletti nel 1970, Consigli Provinciali, Consigli Comunali, siamo cioè di fronte a una società molto più articolata, una democrazia molto più articolata. Allora io ritengo che il numero dei parlamentari sia davvero troppo alto”.
Di Maio insiste sul taglio dei parlamentari
Questo il commento di Di Maio:
“Non aggiungo altro. E c’è ancora chi parla di populismo… Votando sì al referendum del 20 e del 21 settembre ci riprendiamo la storia e la ragione, oltre che mezzo miliardo di euro di risparmi in 5 anni che potremo investire in strade, scuole e ospedali. È un bene che anche da alcune Regioni sia arrivata un’apertura a una riforma che l’Italia aspetta da decenni. Normalità, equilibrio, giustizia, trasparenza: sono questi i valori della democrazia”.
Un anno fa, alla vigilia della “morte” del governo Conte 1 e della nascita dell’esecutivo giallorosso, Di Maio si era detto determinato a tagliare 345 parlamentari:
“Dobbiamo tagliare i 345 parlamentari – aveva dichiarato – Siamo ad un passo. Bastano due ore! L’unica apertura che ci interessa è questa, la chiediamo a tutte le forze politiche”.
E sempre Di Maio era tornato ad attaccare l’ormai ex alleato Matteo Salvini:
“Dopo un anno di fatiche e anche di speranza, non vi meritavate che qualcuno aprisse una crisi di Governo l’8 agosto. Perché una crisi di governo ora è assurda, ma soprattutto è pericolosa. Qualcuno dice che all’Italia serva un Governo forte. Bene, ce l’avevamo un governo forte e la Lega lo ha fatto cadere”.