Condividi su:
Diffusione Epatite C maggiore del previsto. Una patologia troppo spesso poco considerata, ma il problema c’è ed è più grande di quanto si creda
L’emergenza Coronavirus ha messo in secondo piano le altre malattie e problematiche che colpiscono i pazienti così come la diffusione Epatite C.
Secondo un’indagine effettuata dai medici della Gastroenterologia dell’ospedale all’Angelo di Mestre la malattia infatti sarebbe più diffusa di quanto si possa pensare.
Il tasso di positività, misurato su 11mila pazienti ricoverati nell’area chirurgica dell’ospedale, si è attestato dunque sul 2,2%, contro una prevalenza, per territorio veneziano, stimata attorno allo 0,7-1%.
Lo studio è avvenuto in collaborazione del Laboratorio analisi e della Microbiologia, validata e accolta dal congresso internazionale di Epatologia organizzato dalla Società europea per lo studio del fegato
Il primario Alessandro Caroli, che ha ideato e diretto lo studio scientifico ha dichiarato:
La prevalenza di questa infezione è dunque superiore a quella attesa.
La maggioranza dei pazienti identificati non era al corrente dell’infezione, che spesso decorre subdola e senza sintomi.
La nostra proposta è quindi di attivare in tutti gli ospedali lo screening per il virus dell’epatite C al momento del ricovero; al fine di identificare i portatori e riuscire poi a trattare ed eliminare una fetta consistente di questa infezione.
“Il nostro studio ha dimostrato che i pazienti ricoverati rappresentano una parte di popolazione facilmente indagabile, con costi molto inferiori a quelli di uno screening effettuato nel territorio.
Basta inserire questo semplice test nel complesso degli esami a cui viene sottoposto il paziente al momento del ricovero.
I risultati arrivano in un giorno ed è poi possibile valutare rapidamente il paziente e avviarlo alla terapia.
L’aspetto positivo sta sicuramente nel miglioramento delle cure; grazie ai nuovi antivirali ad azione diretta, sostanzialmente priva di effetti collaterali e di grande efficacia, nel 99% dei casi si arriva all’eliminazione del virus.
Il costo inoltre si è fortemente ridotto e alla terapia possono essere sottoposti pressoché tutti i pazienti, rispondendo all’indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Articoli simili: Veleno delle api uccide cellule del cancro al seno