Sarà Manchester United-Ajax la finale della prossima Europa League che si disputerà a Solna il 24 maggio.
E’ una sfida tra decadute, ma anche due stili di gioco e potenzialità economiche differenze.
Manchester United-Ajax: la pochezza e lo spettacolo
Il Manchester United di Mourinho quest’anno ha speso tantissimo, ma in Premier ha preso solo vangate. I Red Devils giocano forse il peggior calcio a livello europeo. Mourinho rispetto ai tempi di Porto e Inter, sembra essere addirittura regredito.
Basta un dato per capire la pochezza dei Red Devils: la squadra inglese in 16 gare ha segnato appena 23 reti. In Premier, nonostante Ibra abbia messo dentro 17 reti prima di infortunarsi, la squadra ha siglato 51 gol, una meno del Bournemouth undicesimo.
La squadra è sesta a tre giornate dalla fine a-4 dal quarto posto. L’unica possibilità di accedere alla Champions il prossimo anno passa per il successo dell’Europa League.
L’Ajax, invece, si andrà a giocare il titolo nell’ultimo turno. I lancieri sono secondi ad un punto dal Feyenoord.
Le reti di Dolberg e compagni in campionato sono 71 (in 33 gare) e in Europa League 24.
Mourinho per salvare la faccia
Josè Mourinho deve vincere l’Europa League per salvare la faccia. Dopo un anno al Manchester United lo Special One è molto più normale. Di fatto, la sua prima stagione rischia di essere un fallimento. Per quello che ha investito (105 milioni per il solo Pogba) non possono bastare trofei minori come Charity Shields e Coppa di Lega.
L’Ajax, invece, vuole tornare ad un trionfo europeo che manca dal 1995, quando vinse la Champions battendo il MIlan 1-0.
Gli uomini di Bosz hanno dimostrato di aver raggiunto un certo grado di maturità. Vero è che spesso si distraggono e rischiano di vanificare tutto (le gare di ritorno con Shalke e Lione lo dimostrano), ma non sarà facile per lo United avere la meglio sui lancieri.