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Criptovaluta Facebook Libra messa in stand by per favorire i pagamenti in valuta digitale
I vertici Facebook, pur mantenendo l’idea di avere la criptovaluta, hanno messo in stand by Libra per sviluppare i pagamenti in valuta digitale.
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Dalle notizie che stanno circolando in queste ore si apprende che Facebook sta spostando in avanti nel tempo il progetto del lancio della criptovaluta Libra; invece sembra stia valutando positivamente lo sviluppo delle valute in digitale. Il colosso dei social punta ad aprire ad una rete di pagamenti che supporta le versioni digitali delle valute esistenti.
Addio criptovaluta Libra su blockchain Calibra?
Neanche 12 mesi fa i proclami entusiastici annunciavano la partecipazione di colossi alla nascita di una nuova criptovaluta di marca Facebook; ma la fiducia delle istituzioni è sempre stata un obiettivo da conquistare. Di anno in anno il calo di gradimento ha lasciato il segno.
All’inizio gli annunci delle partecipazioni eccellenti:
- PayPal, leader dei pagamenti online;
- poi Uber, punto di riferimento dello sharing;
- Visa ed anche MasterCard, che sono i circuiti principali del settore carte di credito.
Poi la premura dei vertici Libra nel rassicurare le autorità e l’opinione pubblica; ma arrivano le prime critiche, da Donald Trump. Il Presidente ha accostato la criptovaluta Libra a possibili comportamenti illeciti. La notizia della volontà di Facebook di adottare Libra in tutto il Mondo solleva critiche fuori dagli USA. Infatti arrivano dal Regno Unito il primo dubbio in tema della protezione dei dati. Non sono mancate bordate anche da altre fonti autorevoli; dunque dalla BCE si solleva la voce di Yves Mersch, giurista e avvocato lussemburghese, che definisce la criptovaluta Libra un rischio per sistema dei pagamenti. Anche dal Governo federale tedesco arriva la volontà di ostacolare la criptovaluta Libra. Infatti il ministro delle finanze Olaf Scholz ha prununciato il suo pensiero sottolineando:
“La diffusione di una valuta non è nelle mani di una società privata perché si tratta di un elemento chiave della sovranità statale, l’euro è e rimane l’unica valuta a corso legale nell’area dell’euro”.
Infine la disgregazione del gruppo di collaboratori e l’annuncio di voler portare avanti un progetto diverso, anche se non arriva la rinuncia alla criptovaluta Libra.
Facebook mette Libra in stand by per favorire i pagamenti in valuta
In pochi mesi la guerra mediatica tra Facebook e le autorità internazionali ha affondato l’idea di avere come criptovaluta mondiale Libra. Dunque il colosso social di Menlo Park ha dovuto accantonare l’ambizione di conquistare il mondo con il proprio mezzo di pagamento. Andati via attori principali, come Mastercard, PayPal, Stripe e Visa, oggi sia Bloomberg che The Information hanno riferito la novità; dunque il portafoglio digitale di Facebook punta ad accettare valute sostenute dai governi per fine anno. Dante Disparte, responsabile Libra, ha dichiarato: “L’Associazione Libra non ha modificato il suo obiettivo di costruire una rete di pagamento globale conforme alle normative non sono stati cambiati“.
Altri riferimenti:
Facebook pay: servizio per pagamenti digitali
Governo federale tedesco contrario a Libra Facebook
Criptovaluta Libra un rischio per sistema dei pagamenti
Autorità privacy: dubbi su Libra criptovaluta Facebook
Informazioni su Libra la criptovaluta Facebook
Criptovaluta Facebook Libra Coin: la social blockchain