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“Spendere soldi per fare esperienze invece che per comprare un oggetto rende più felici” è una delle verità più accertate dalle ricerche sulla felicità: i beni materiali smettono presto di darci piacere, mentre il ricordo delle esperienze ci rimane impresso nella memoria per anni.
Da un nuovo studio ungherese però non è emersa nessuna differenza significativa tra i due modi di spendere. La verità, come spiega il filosofo e neuroscienziato Sam Harris nel suo libro Waking up, è che “tutto quello che facciamo non è altro che un modo per manipolare la nostra esperienza. Nessuno ha mai comprato qualcosa se non perché lo faceva stare bene”.
Facciamo un esempio pratico
Un uomo compra un’auto sportiva convinto che lo farà felice, un saggio invece attribuendo più importanza alle esperienze, spende i suoi soldi per andare in vacanza con gli amici. Quello che sceglie l’auto infondo è come se stesse comprando un’esperienza, cioè l’eccitazione che immagina di provare ogni volta che vede, guida la sua macchina. Dall’altra parte colui che decide di andare in vacanza non disprezza affatto i beni materiali; alcuni li affitta, come la stanza d’albergo o la poltrona di un aereo, mentre altri, come il cibo e le bevande, li compra, e quindi la sua esperienza dipende comunque dagli oggetti.
Il risultato dello studio sulla felicità
In termini pratici, il vero problema del soggetto che compra l’auto non è che preferisce gli oggetti alle esperienze, ma che ha scelto il tipo di esperienza sbagliato. Egli infatti si aspetta di provare ogni giorno la dose prevedibile e continua di piacere che deriva dal possesso di un’automobile. Ma il piacere in realtà non funziona così: se alla fine quello che va in vacanza è più felice, è perché ha pregustato il viaggio, lo ha vissuto, e poi lo ha consegnato alla memoria, che lo lustrerà fino a renderlo perfetto, se è il contrario invece, lo trasformerà in un aneddoto.
Se il nostro frivolo materialista usasse la sua macchina per fare esperienze imprevedibili, uniche e socializzanti, come per esempio un viaggio con gli amici, avrebbe quindi le stesse probabilità di essere felice.