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Giorgio Squinzi ci ha lasciato grave lutto non solo per lo sport
Non ce l’ha fatta Giorgio Squinzi ci ha lasciato.
Si è spento ieri all’età di 76 anni a Milano Giorgio Squinzi, era malato da tempo. Niente sarà più come prima il mondo dell’industria e dello sport non lo dimenticherà mai.
Industriale di successo con ruoli di rilievo a livello politico è stato il fondatore del colosso edilizio Mapei portandola a diventare un riferimento mondiale. Una persona colta intelligente, mai fuori dalle righe abilissimo a sfruttare al meglio le risorse.
Brillante sempre propenso al crescere e progredire tanto da riuscire ad assecondare le sue due più grandi passioni: azienda e sport ed ecco che la Mapei negli anni 90 diventa una squadra professionistica Di ciclismo vincente in tutto il mondo basta ricordare Andrea Tafi per capirne l’eccellenza, successi a ripetizione.
Grande tifoso milanista non ha mai nascosto le sue pene per le ultime stagioni rossonere. In Molti lo volevano come successore di Silvio Berlusconi, forse la storia del diavolo sarebbe cambiata.
Squinzi è morto: lutto Sassuolo
In ambito sportivo o meglio calcistico il suo grande gioiello si chiama Sassuolo di cui è stato presidente per un decennio. Adesso toccherà ai figli continuare la strada tracciata.
Una società solida che ha bilanci chiari e persone competenti a partire dai pulcini, diventata ormai una certezza nella nostra serie a. Una gestione societaria ineccepibile, organizzazione di gioco e crescita dei giovani.
Pronto sempre un ricambio continuo e quando arriva l’offerta da non poter rifiutare si cede per scoprire altri talenti. Attenzione ai dettagli e staff di livello un modello studiato in tutto il mondo.
La squadra giocherà col lutto al braccio nel ricordo di Squinzi e di tutta una città che si stringerà nel ricordo di un personaggio che ha scritto pagine di storia italiana.
Un motivo di orgoglio per tutto il mondo dello sport che da oggi non sarà sicuramente più lo stesso.