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Giovedì vertice a Roma per l’azienda dolciaria Pernigotti.
La notizia, arrivata qualche giorno fa, parlava della chiusura dell’azienda di Novi Ligure.
La Toksoz, che qualche anno fa aveva acquistato l’azienda promettendo un netto rilancio e ripresa, annuncia la chiusura per trasferimento.
Ma gli abitanti, cui fa vece il sindaco Rocchino Muliere, scendono in piazza a contestare la presa di posizione della società Turca.
Il danno maggiore è la perdita di lavoro di 100 dipendenti cui 80 interinali.
Giovedì l’incontro a Roma al quale sarà presente Luigi Di Maio e i rappresentanti della società proprietaria.
Giovedì vertice a Roma per decidere la sorte dei dipendenti italiani
Per molti anni, come recita lo stesso slogan “dal 1960” la Pernigotti ci ha accompagnato con i suoi prodotti dolciari; nello specifico cioccolato per tutti i gusti.
In qualunque ricorrenza, un dono Pernigotti è sempre presente. Ma qualche giorno fa l’annuncio shock.
La notizia recita “addio alla Pernigotti” ponendo in rilievo che ben 100 dipendenti, ora, rischiano il licenziamento. E di conseguenza molte famiglie si trovano in grande difficoltà.
Nel 2013 la Toksoz acquista l’azienda di Novi Ligure (Alessandria) e parlava di rilanciare il marchio con l’affiancamento di produzioni nuove.
Però, nel corso del tempo, non solo la Pernigotti risulta chiudere sempre in perdita, con un calo di 13 milioni. In quanto non ha mai subito il reale piano di rilancio tanto atteso dai rappresentanti dei lavoratori.
Il peggio arriva nei giorni scorsi quando la Toksoz annuncia l’abbandono dell’Italia.
Ma Il sindaco e i rappresentanti Flai-Cgil cui portavoce è Marco Malpassi, promettono battaglia.
Il licenziamento così pure la cassa integrazione non è la soluzione più giusta, sostengono Muliere e Malpassi. Ma L’azienda Turca non si scompone.
Alcune produzioni risultano già trasferite in Turchia, così si evince il piano che consiste nello smantellamento della produzione, conservandone il marchio.
I lavoratori e le parti sociali non ci stanno. Comunicano che si batteranno fino all’ultimo per salvaguardare i posti di lavoro e aiutare le famiglie.
Così giovedì vertice a Roma presieduto dal vicepremier Luigi Di Maio e i rappresentanti dell’azienda estera.
Ieri, nello stabilimento di Novi Ligure, Il parroco Don Costantino Marostegan, al cospetto di 300 persone ha tenuto messa.
Ricordando le parole di Papa Francesco, accentua come “la mancanza di lavoro danneggia lo spirito”.
Ora, l’obiettivo è di salvaguardare i posti di lavoro e rimarcare il colpo durissimo che una città come Novi Ligure subirà nell’economia.
Pernigotti dal 1960.
La Pernigotti, per mezzo secolo ha prodotto Gianduiotti, cioccolato, uova di pasqua, torroni, preparati per gelati e quanto altro.
Ci si auspica che adesso possa risolvere i conti con una crisi senza fine.