Cosa è il Bonus Badanti 2023
Il Bonus Badanti 2023 è un importante contributo messo in campo dal governo a sostegno di quelle famiglie che necessitano di pagare un badante per assistenza ad anziani non autosufficienti ma non hanno abbastanza risorse a disposizione.
A chi spetta il Bonus Badanti 2023
Il bonus vale per l’assunzione di colf, badanti e lavoratori domestici di qualsiasi tipo purché si occupino dell’assistenza a una persona che abbia più di 65 anni d’età oppure che non sia autosufficiente.
Come ottenere il Bonus Badanti 2023
Per ottenere il bonus i badanti o colf devono essere assunti dai datori lavoro domestico con contratto regolarmente registrato e a tempo indeterminato. Per fare domanda e ottenere il bonus basta inviare la domanda al sito dell’INPS.
Requisiti per il Bonus Badanti 2023
Il bonus non sarà valido nei casi in cui tra dipendente e datore di lavoro sia terminato un rapporto di lavoro domestico da meno di 2 anni. Lo sgravio contributivo o bonus colf e badanti non varrà neanche in casi di assunzione di parenti o affini (salvo casi particolari).
Tempistiche per la domanda del Bonus Badanti 2023
Per ottenere il bonus è necessario che il periodo di assunzione sia tra il 1 gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025. I contribuenti che assumono colf o badanti potranno contare per 36 mesi su un esonero contributi integrale fino a un massimo di 3.000 euro ogni anno.
Cosa prevedeva il bonus 3000 euro per l’assunzione di colf e badanti
Inizialmente, era previsto un bonus fino a 3.000 euro annui, per un massimo di 36 mesi, per l’assunzione di colf e badanti. Questa misura era stata inserita tra le modifiche al Decreto Lavoro.
Il Decreto Lavoro aveva inizialmente proposto un bonus di 3.000 euro per l’ingaggio di colf e badanti, tuttavia, l’esonero dei contributi in questo contesto è stato escluso.
Durante le fasi preliminari dell’approvazione del Decreto Lavoro, hanno sollevato la questione di modificare le misure esistenti per promuovere l’impiego legale di colf e badanti.
L’idea proposta era di duplicare il limite per la deducibilità dei contributi, attualmente stabilito a circa 1.500 euro, aumentando così il limite massimo da dichiarare nel reddito a 3.000 euro.
Nonostante ciò, il testo del DL n. 48 del 4 maggio 2023 non ha introdotto cambiamenti. Tuttavia, durante la fase di conversione, si prevedevano aggiornamenti per i datori di lavoro domestici. In particolare, durante la discussione nella Commissione Affari Sociali del Senato, era stato approvato un emendamento per l’eliminazione dei contributi dovuti per i primi tre anni di impiego.
Tuttavia, questa misura non ha passato il vaglio del Senato. Pertanto, non trova spazio tra le modifiche confermate al Decreto Lavoro.
Implicazioni per i datori di lavoro domestico
Questo significa che, per i datori di lavoro domestico, resta in campo solo la deducibilità già prevista ad oggi. Questa deducibilità riguarda i contributi corrisposti in favore di colf e badanti.
La deducibilità dei contributi per badanti e colf
Sui contributi corrisposti in favore di colf e badanti è possibile beneficiare della deduzione in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, entro il limite di 1.549,37 euro. Questo importo è da sempre ritenuto eccessivamente basso, motivo per il quale da tempo le associazioni datoriali hanno evidenziato la necessità di interventi per incrementare le agevolazioni per le famiglie.
Tuttavia, le recenti modifiche al Decreto Lavoro hanno portato alla cancellazione della proposta del bonus per l’assunzione di colf e badanti, lasciando in campo solo la deducibilità dei contributi.
Foto di Manuel Alvarez da Pixabay