Il ddl di Pillon rinviato

Il ddl famiglia di Pillon rinviato a settembre

 

Condividi su:

Il ddl famiglia di Pillon rinviato a settembre,  quanto è emerso dai lavori della commissione Giustizia a Palazzo Madama

Il ddl  famiglia di Pillon rinviato a settembre. Il testo unificato sugli affidi dei minori  ha subito uno stop da parte della commissione Giustizia del Senato. Quest’ultima ha, infatti, rinviato la discussione. Lo stesso senatore leghista Pillon riscriverà il testo sull’affido, facendo riferimento non solo ai 6 ddl depositati, ma anche a quanto emerso dalle oltre 100 audizioni svolte.

Il ddl famiglia di Pillon rinviato a settembre, ecco cosa è accaduto in commissione

La commissione Giustizia era convocata per discutere i sei testi depositati da tutti i partiti, Pd escluso, sull’affido condiviso. Da tempo M5s e Lega discutono sul testo Pillon. C’erano, difatti, alcune cose che secondo noi non andavano bene, come l’eccessiva rigidità dei tempi paritetici o il concetto di alienazione parentale. Abbiamo proposto di dare mandato al relatore di predisporre un testo unificato che prendesse le parti migliori dei sei testi per depositare un testo nuovo che li superasse tutti e sei. La proposta è stata accolta da tutti i capigruppo, e la discussione è stata sospesa e rinviata”. Lo afferma Mattia Crucioli, senatore del Movimento cinque Stelle

Dopo il freno del del M5S, la senatrice del Pd Valente ha chiesto il ritiro del testo leghista. Non sono mancati momenti di confusione in maggioranza, dal momento che il vicepresidente Crucioli, come affermato in precedenza, era tra quelli che avevano criticato il ddl. Alla fine della riunione il Pd, (fortemente contrario alla legge), ha ritirato tutti gli iscritti a parlare ed è poi stato votato il mandato al relatore per presentare un testo unificato.

La mobilitazione fuori la Camera

Nel frattempo un gruppo di associazioni ha manifestato davanti alla Camera, con il movimento ‘Non una di meno’, contro il ddl Pillon sulla famiglia.
Siamo in mobilitazione permanente contro una legge ritorsiva nei confronti delle donne e dei minori – ha spiegato una delle manifestanti, Serena Fredda – Le misure sono tutte da rigettare. Chiediamo il ritiro immediato del decreto“.

Il provvedimento – ha aggiunto Fredda – è fondato su una realtà completamente sballata. Siamo qua a chiedere a tutti i parlamentari di prendere una posizione netta, specie ai 5 Stelle, che non hanno fatto alcun passo per farlo cadere. Vogliamo che alla nostra mobilitazione faccia seguito un’azione politica in Parlamento“.

Anche la deputata Laura Boldrini è intervenuta per sostenere i manifestanti.

Le parole della senatrice Binetti

Il decreto di Pillon ha un approccio decisamente maschilista, che fa dei padri separati delle vere e proprie vittime da risarcire penalizzando le madri. L’errore strutturale di questo ddl era di non avere posto al centro della riflessione il bambino, con le sue esigenze affettive e materiali. La frenata al decreto di legge Pillon è una buona notizia. Adesso il relatore lavorerà a un testo unificato. Siamo pronti a dare battaglia. Non voteremo mai un ddl che sia penalizzante per le donne e che non metta al centro gli interessi dei minori”. Queste sono le parole della senatrice Binetti.

Pillon  – continua la Binetti – ha tentato un capovolgimento di prospettive, mettendo al centro del suo ddl il padre separato, i suoi diritti rafforzati e i suoi doveri dimezzati. Non a caso il ddl carica sulla mamma un ben più pesante onere economico-organizzativo, in nome di quella parità, che penalizza anche in questo caso la donna. Staremo a vedere se il testo unificato recepirà le nostre indicazioni. Vigileremo“.

Fonte Immagine: Castelli Notizie

Condividi su:  

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere informato iscriviti al nostro Canale Telegram o
seguici su Google News
.
Inoltre per supportarci puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, se vuoi
segnalare un refuso Contattaci qui .


Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *