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Ius Soli e Ius Culturae: cosa sono e perchè chi governa le vuole?

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Lo Ius Soli è venuto alla ribalta recentemente dietro proposta del PD. Si tratta di un disegno di legge che è già stato approvato dalla Camera, è che adesso deve essere approvata dal Senato per poter entrare in vigole. Il punto di forza di questo provvedimento nasce dal fatto che pochi conoscono realmente come stanno le cose. Ed  proprio sulla mancanza di conoscenza che chi sta al governo intende far leva.
Attualmente l’Italia è uno dei paesi in cui è più facile ottenere la cittadinanza, tant’è che ogni anno vengono nominati oltre 60 mila nuovi cittadini. Per richiedere la cittadinanza italiana è necessario avere la residenza nel nostro Paese da almeno 10 anni, non aver compiuto reati gravi e conoscere la nostra lingua  (questo solo in teoria, perchè spesso su questo requisito si chiude volentieri un occhio). Le cose sono legermente più semplici se si è sposati con un cittadino o con una cittadina italiana, o se si dimostra di avere un antenato Italiano.
La legge, voluta dal PD,  introdurrà due nuovi  modi per poter diventare cittadini del nostro Paese: Lo Ius Soli e lo Ius Culturae.

In cosa consiste lo Ius Soli

Con lo Ius Soli a chiunque nasca sul territorio Italiano verrà automaticamente riconosciuta la cittadinanza italiana. Questo comporterà,   di conseguenza, il diritto al ricongiungimento familiare. I genitori del nascituro potranno quindi restare nel nostro Paese, e far arrivare i  numerosi figli e relative mogli. Questa legge, ai giorni nostri,  esiste negli Usa, in Canada ed  in Sudamerica, dove vi è la necessità di popolare vasti territori inabitati. In Europa  questa opportunità non esiste e nemmeno in altre parti del mondo, escudendo la Tunisia ed il Pakistan. Esiste una versione blanda dello Ius Soli in solo tre Paesi dell’Unione Europea: Francia, Germania e Irlanda. La versione Italiana non esiste in nessun paese al mondo. Il nostro Paese diventerà lo stato europeo dove sarà più facile acquisire la cittadinanza, considerato  che verrà introdotto anche lo Ius Culturae.
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Lo Ius Culturae

Lo Ius Culturae prevede che qualsiasi extra comunitario che compia un ciclo minimo di studi, riconosciuti validi dal nostro Paese,  vale a dire anche soltanto due anni di scuola professionale, potrà avere la cittadinanza Italiana e di conseguenza il relativo diritto al ricongiungimento familiare con le decine di figli, mogli e genitori.

Gli effetti dello Ius Soli e dello Ius Culturae

L’entrata in vigore dello Ius Soli e dello Ius Culturae comporterà circa un milione di cittadini italiani in più all’anno e forse anche di più. Considerato che la cittadinanza italiana vale come cittadinanza europea, tutti gli extracomunitari che vorranno risiedere in Europa verranno a far nascere i propri figli qui. La cosa provocherebbeun inevitabile  collasso delle nostre strutture ospedaliere. L’Italia diventerebbe il paese europeo, con il maggior numero di nascite. Anche se molti dopo aver partorito in Italia migreranno verso altri Stati, resteranno pur sempre cittadini Italiani. Se per un qualsiasi motivo venissero espulsi dai nuovi paesi di residenza, l’Italia sarebbe obbligata ad accoglierli, anche qualora si trattasse di terroristi, e a sostenere le spese consolari, di ambasciata ed assistenza.   
Quelli che invece resteranno nel nostro Paese avranno diritto al ricongiungimento familiare. Per ogni nato in Italia potranno arrivare tutti i parenti, quindi fratelli, sorelle, genitori, nonni ecc.  Ai nonni pagheremo le pensioni e ai genitori l’assistenza sociale se non lavoreranno, ai figli la scuola ed asili. A tutti l’assistenza sanitaria.
I costi di questa operazione sono  inimmaginabili ed inquantificabili, ma certamente molto elevati.
Perchè vien fatta la Ius Soli e la Ius Culturae se e è così evidente che sia una follia? Il PD un anno fa  ha fatto le prove generali a Prato, simulando un seggio elettorale per soli stranieri (ovviamente non valido legalmente): l’85% ha votato PD. Al PD un milione di voti subito e centinaia di migliaia di voti all’anno in più fa comodissimo. 
 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24