Judas and the The Black Messiah – candidato agli Oscar

 

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Autore: Raffaella Guiducci

Judas and The Black Messiah – Recensione

L’attesissimo film di Shaka King racconta uno spaccato controverso della storia delle Pantere Nere ed è candidato a 6 premi oscar tra cui miglior film e miglior attore non protagonista

La trama

Judas and The Black Messiah è tratto da fatti realmente accaduti nell’ambito del movimento  Black Panther Party dell’Illinois tra il 1967 ed il 1969.

Le vicende del film non sono incentrate propriamente sul partito Black Panther in quanto tale ma, come emerge dal titolo stesso, riguardano le figure di alcuni dei suoi protagonisti. Di un traditore e di un profeta.

Il titolo, in particolare, si riferisce al pericolo ravvisato dall’FBI di J. Edgar Hoover (un luciferino Martin Sheen), nell’attivismo di un “Messia nero” che era diventato trait d’union tra i contesti di lotta e di disagio sociale più estremisti dell’epoca. il film racconta la storia vera dell’informatore nero dell’FBI Bill O’Neal (LaKeith Stanfield) incaricato di avvicinarsi al carismatico Fred Hampton (Daniel Kaluuya), presidente della sezione delle pantere nere dell’Illinois.

La causa rivoluzionaria

Il film inizia con lo sfondo dell’assassinio di Malcolm X e di  Martin Luther King, mentre il principale leader ideologico del Black Panther Party (BPP), Huey P. Newton, si trova in prigione. Il BPP, come noto, è stata una delle formazioni politiche più importanti sulla lotta per i diritti degli Stati Uniti, un movimento di militanti neri che riteneva che il cambiamento della propria condizione di oppressione non potesse dipendere dai poteri dello stato, ma da solo dalla rivoluzione popolare.

Fred Hampton diventa Presidente della sezione e si fa promotore di una linea socialista rivoluzionaria, fortemente ispirata a Mao Zedong, ma anche alla lotta cubana. Egli è convito di come appaia necessario coinvolgere nella causa tutte le persone oppresse,  di ogni colore, ideando la c.d. “coalizione arcobaleno”. Sostiene che gli emarginati e gli oppressi hanno un nemico gemello comune: il capitalista e la polizia al servizio del potere. La lotta va condotta ad ogni costo, anche a quello della vita. L’Uso della armi viene considerato indispensabile per fronteggiare gli attacchi dei poliziotti (denominati “the pigs”).  Hampton cerca ed ottiene anche  alleanze con le principali bande di strada di Chicago, ponendo fine alle lotte intestine al fine di fortificare la causa rivoluzionaria.

 

Il traditore e il messia

In  questo contesto Bill O’Neal, un ladruncolo di auto che vive alla giornata, viene colto in flagranza di reato ed arrestato.

L’FBI gli propone di azzerare la condanna a diversi anni di carcere e lo assolda come infiltrato nella sezione BBP capitanata da Hampton. O’Neal si mostra molto attivo ed affidabile agli occhi dei compagni tanto da diventare addirittura il capo della sicurezza. Egli trascorre gran parte del suo tempo in sezione e pare sposare sempre di più la causa politica, mostrando ammirazione per Hampton.

La polizia non gli concede tregua e continua ad estorcere informazioni e ad usarlo per tendere agguati. Lo minaccia, addirittura, di non riconoscerlo come infiltrato, ma di processarlo come terrorista in caso di rifiuto del ruolo affidato.

Il suo personaggio è estremamente ambiguo  e suscita sentimenti contrapposti.

Fred Hampton, entra ed esce dal carcere con l’accusa di delitti banali.  La sua ragione di vita resta la missione politica di emancipazione. Hampton condivide anche  una tenera storia d’amore e di lotta con la compagna Deborah interpretata, in modo commovente, da Dominique Fishback. La donna sfiora l’idea di formare una famiglia normale temendo di  mettere al mondo un figlio in pieno “in stato di guerra”, ma resta sempre al fianco del suo uomo condividendone scelte e ideali.

Il resto è storia. Come noto Fred Hampton, a soli 21 anni, sarà brutalmente assassinato dalla polizia nel sonno dopo avere ricevuto, presumibilmente, una dose di veleno proprio dal Giuda ‘O Neal.

Un gesto che tormenterà l’uomo per il resto della sua vita conducendolo, infine, al suicidio nel 1984, il giorno dopo aver assistito al documentario Eyes on the Prize a cui lo stesso aveva contribuito rilasciando una lunga intervista.

Judas and the Black Messiah narra vicende amare dove si intrecciano storie di discriminazione, di violenza, di spionaggio, di ricatti e tradimenti,  in uno scenario sociale tutt’altro che superato.

Judas and The Black Messiah–  dove vederlo

Il film è disponibile in esclusiva digitale dal 9 aprile per Warner Bros Home Entertainment su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Mediaset Play Infinity

Warner Bros, per celebrare l’uscita digitale del film in Italia ne ha pubblicato i primi 10 minuti gratuitamente sul suo canale youtube ufficiale:

  • Anno: 2021
  • Durata: 126′
  • Distribuzione: Warner Bros.
  • Genere: Drama
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Shaka King
  • Data di uscita: 09-April-2021

 

TRAILER

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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