Che cos’è la malattia di Parkinson e quali sono i suoi sintomi
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa cronica, che si presenta con un’alterazione delle funzioni motorie, ma anche vegetative, comportamentali e cognitive. Nei soggetti affetti si riscontrano bassi livelli del neurotrasmettitore dopamina nella substantia nigra del cervello a causa di una perdita di neuroni produttori della molecola. La teoria maggiormente sostenuta è che esiste un fallimento nel meccanismo di autofagia. Questo sistema permette uno smaltimento delle sostanze a livello cerebrale e venendo meno si determina invece un accumulo di molecole.
Per quanto riguarda i sintomi motori, il trattamento più comune per la malattia è la levodopa, o L-DOPA, che ripristina la dopamina nel cervello. Per molti individui, tuttavia, la compromissione motoria è in realtà un effetto avverso del trattamento con L-dopa. Inoltre, l’efficacia del farmaco si indebolisce nel tempo.
Parkinson novità cure: il nuovo trattamento non invasivo con ultrasuoni focalizzati
Un nuovo studio, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, introduce una metodica non invasiva che tramite ultrasuoni focalizzati riduce i sintomi della malattia di Parkinson. Il fine della terapia è quello di ridurre i movimenti involontari, o discinesia, e la compromissione motoria generale.
Come funziona il trattamento con ultrasuoni focalizzati
La terapia con ultrasuoni focalizzati asporta o rimuove un piccolo gruppo di neuroni nella regione del cervello del globo pallido. L’ablazione distrugge il tessuto cicatrizzandolo. I neuroni ablati non sono necessariamente quelli che causano la discinesia e la compromissione motoria. Si tratta però di un sistema di bersagli che sono nuclei interconnessi e in qualche modo quindi si interferisce con quel sistema.
Vantaggi e svantaggi del trattamento con ultrasuoni focalizzati
Uno dei vantaggi è che i pazienti sottoposti al trattamento con ultrasuoni focalizzati possono tornare a casa lo stesso giorno.
Dopo 3 mesi il doppio delle persone ha riferito un miglioramento della discinesia e della compromissione motoria rispetto ai partecipanti allo studio che hanno ricevuto un trattamento fittizio o placebo. I miglioramenti sono durati fino a 1 anno nel 77% di coloro che hanno risposto al trattamento.
I ricercatori hanno riportato effetti avversi rari, inclusi problemi di deambulazione, difficoltà di parola e disturbi visivi. Eventi avversi più gravi si sono verificati nel gruppo che ha ricevuto il trattamento rispetto al gruppo placebo.
Sulla base della precedente esperienza con l’ablazione per il tremore essenziale, è possibile aspettarsi dei miglioramenti in circa l’80% dei pazienti e questi possono persistere per almeno 5 anni.
Tuttavia, non tutti nello studio hanno avuto benefici dopo questo trattamento. Delle problematiche si possono avere in un piccolo numero di partecipanti per via delle caratteristiche delle ossa del cranio, che potrebbero non condurre bene l’energia.
Il confronto tra ultrasuoni e stimolazione cerebrale profonda
L’ablazione è considerata meno efficace della stimolazione cerebrale profonda (DBS, acronimo inglese che sta per Deep Brain Stimulation). Con questa seconda tecnica il tessuto non viene distrutto, ma piuttosto stimolato. Inoltre, la stimolazione cerebrale profonda è disponibile anche per la discinesia di Parkinson e la compromissione motoria. La DBS richiede la realizzazione di una o più piccole aperture nel cranio in cui viene inserito un filo e guidato nell’area bersaglio nel cervello. Il filo si trova poi collegato ad un piccolo neurostimolatore impiantato nel torace.
Fonte: Focused ultrasound can improve Parkinson’s symptoms for up to 1 year