La Xylella un pericolo per gli ulivi europei, purtroppo, tante piante di ulivo sono soggette a rischio di taglio ed eliminazione a causa di un batterio devastante: la”xylella” che causa il rapido disseccamento dell’ulivo.
Recenti osservazioni hanno dato la sentenza. L’insetto propagatore del batterio avanza alla velocità di due chilometri al giorno ed ha già interessato, oltre alla Puglia, quasi tutta l’Europa,
Il problema, ormai è di natura internazionale e la relativa soluzione appare sempre più difficile. Bisogna solo bruciare, il fuoco è l’unico elemento che distrugge in larga parte l’insetto propagatore e danneggiatore.
La Xylella un pericolo per l’ulivo
Le piante di ulivo colpite dall’insetto diffusore del batterio sono irrimediabilmente perdute e non producono nemmeno un’oliva poiché il fenomeno è così configurabile:
– Enormi disseccamenti della chioma (la prima ad essere colpita), con relativa successiva propagazione in tutti i rami della pianta;
– Foglie anche parzialmente disseccate;
– Caduta e perdita di tutti i frutti
– Tronco con un caratteristico colore scuro all’interno;
Peggio delle termiti o della cavallette quindi. Recenti studi fatti con droni ed esami spettrografici hanno anticipato la denuncia del fenomeno prima della relativa visione ad occhio nudo.
Gli scienziati sono già al lavoro in una impari lotta contro il batterio devastatore non solo degli ulivi, ma anche di altre specie di alberi.
Le recenti scoperte
Intanto il Comitato Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con gli agricoltori della Regione Puglia, ha individuato alcuni tipi di albero di olivo resistenti agli attacchi dell’insetto (il leccino e un altro, con ampi studi per ampliare le relative conoscenze) e ciò è di grande conforto poiché un albero colpito dalla xylella, può essere reimpiantato con altrettanti xylella-immuni.
Questo è un primo dato, mentre si moltiplicano in tutto il mondo scientifico le ricerche di sostanze atte a debellare l’insetto portatore del batterio patogeno, con tante prove di laboratorio, ma finora i risultati sono ancora scarsi.
L’unico dato rilevabile fino ad oggi è l’immenso danno prodotto da questo batterio all’ambiente ed all’economia di intere zone.
In poco tempo sono cancellati secoli di storia per la produzione dell’olio di oliva: è un’intera cultura che, purtroppo, cede il passo con scarsi rimedi alla forza distruttrice della natura.
Il fenomeno è stato ampiamente recepito anche da tutti i mass-media e i consumatori di olio d’oliva (un primario alimento di ogni nazione) si augurano che al più presto il problema venga risolto.
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