ROMA – L’Agenzia delle Entrate recupererà 9 miliardi di tasse non pagate. Innegabilmente. Lo garantisce il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore. Proprio lui, in commissione finanze della Camera, ha illustrato quello che è l’obiettivo fissato dall’atto aggiuntivo tra il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e l’Agenzia dell’Entrate.
Ricordiamo che Maggiore è una figura di alta caratura istituzionale, essendo generale della Guardia di Finanza. È in carica come direttore dell’Ente da poco più di un anno. Per la precisione, dal 12 settembre 2018.
Ma vediamo i dati. Dalla riscossione l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà recuperare nel 2019, come detto, almeno 9 miliardi di tributi non pagati. Di questi soldi, 6,2 miliardi di euro dovrebbero arrivare dalla riscossione ordinaria. Invece 2,8 miliardi di euro dovrebbero giungere dalla rottamazione delle cartelle e dal saldo e stralcio.
L’Agenzia delle Entrate recupererà 9 miliardi di tasse non pagate
Ecco cosa ha detto Antonino Maggiore, mostrando ottimismo:
“Siamo convinti di poter raggiungere l’obiettivo di 9 miliardi di riscossione nel 2019. E addirittura anche di superarlo di poco. Questo perché, ad oggi, la prima rata della rottamazione ter scaduta il 31 luglio ha visto pagamenti pari al 54,5% sulle domande. Con un trend in crescita rispetto alle precedenti edizioni della rottamazione”.
Buono a sapersi. Dunque, riassumendo, il Fisco calcola di poter recuperare ben 9 miliardi di euro dalla lotta all’evasione nel 2019. I soldi saranno così ripartiti: 2,8 miliardi dalla rottamazione e 6,2 miliardi dalla riscossione ordinaria.
Il progetto “Fisco e Scuola”
Molto importante, in tal senso, è anche la sensibilizzazione dei giovani. Sicuramente. E il progetto “Fisco e Scuola” ne è stato sicuramente un ottimo esempio. L’iniziativa ha visto l’Agenzia delle Entrate e il Ministero della Pubblica Istruzione insieme per diffondere la cultura e la legalità fiscale. Benissimo.
Infatti il fisco suscita in realtà un grande interesse nei giovani studenti. E’ così. Il fisco desta interesse nonostante utilizzi un linguaggio molto tecnico e con regole complesse. Tutto merito dell’importanza che riveste il prelievo tributario nell’ottica del funzionamento dello Stato. Evviva.