Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara.
Era il primo grande concerto dell’estate pescarese e non ha deluso le attese.
Ligabue ha colpito nel segno con l’unica data abruzzese del suo “Start Tour 2019”.
Oltre due ore di live hanno trascinato il pubblico dall’inizio alla fine grazie ad una scaletta in perfetto equilibrio fra i successi del passato e le canzoni dell’ultimo lavoro discografico, “Start”.
Nota di merito anche per la scenografia ed un palco monumentale che non ha nulla a che invidiare alle più grandi produzioni internazionali con schermi giganti e proiezioni video.
Il tour
Questo tour ha fatto già molto parlare di sé negli ultimi tempi per le vendite di biglietti non in linea con le previsioni della vigilia, ma farà altrettanto molto parlare per l’alta qualità della proposta musicale.
Un Ligabue in formissima è stato ben supportato da una band favolosa composta da Capitan Fede Poggipollini (chitarre e cori), Il Conte Max Cottafavi (chitarre), Luciano Luisi (tastiere e cori), Davide Pezzin (basso) e Ivano Zanotti (batteria).
Si diceva di una scaletta ben costruita che fa la forza dello spettacolo.
Le vecchie canzoni riescono sempre ad esaltare il pubblico e le nuove sono state già bene accolte anche dai fan più sfegatati
Questi ultimi hanno riconosciuto in esse un ritorno quasi alle origini nel sound con un tocco di modernità che non guasta.
Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara – il racconto del concerto
Lo show si apre alla grande con la scritta “Start” che compare sugli schermi e le prime note del terzo singolo estratto dal nuovo disco, “Polvere di stelle”.
Si prosegue con “Ancora noi” e poi Liga cattura l’attenzione dei fan con il discorso che introduce “A modo tuo”, brano da lui scritto per Elisa: “Ciao ragazzi, ciao a tutti. Vi vedo molto bene. Vi ho anche sentito bene e a ragione mi aspetto di sentirvi bene su una canzone che non avrei mai voluto cantare e poi l’ho fatto. Quindi conto su di voi!”.
Si torna poi a saltare con “Si viene e si va” per passare ad una bellissima “Quella che non sei”.
Il primo momento di grande esaltazione arriva però con una trascinante “Balliamo sul mondo” resa ancor più energetica e tirata dall’inconfondibile sound della chitarra di Max Cottafavi.
Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara – Il primo medley (acustico)
A seguire la parte acustica del concerto con Ligabue che imbraccia la chitarra spiegando che spesso le sue canzoni nascono proprio in questo modo, chitarra e voce.
Partono così in sequenza “Una vita da mediano”, “Il sale della terra” e “Ho messo via”.
Si torna a ballare con un micidiale uno-due composto da “Un colpo all’anima” e la celeberrima “Happy Hour”, successone dell’estate 2006.
Segue “La cattiva compagnia”, forse il brano più sperimentale e spinto di “Start” che piace per il suo groove accattivante e orecchiabile.
Si va di nuovo indietro nel tempo prima con la splendida ballad “Non è tempo per noi” e poi con la tiratissima “Marlon Brando è sempre lui” che riportano direttamente al primo album del rocker di Correggio.
Le tastiere di Luciano Luisi introducono le note del singolo che ha anticipato l’uscita di “Start”, “Luci d’America”. Si passa poi a “Mai dire mai”.
Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara – Il secondo medley (Rock)
A questo punto arriva la parte più esaltante e riuscita dello show, il medley rock che mette in sequenza “Vivo Morto o X”, “Eri bellissima”, “Il giorno dei giorni”, “L’odore del sesso”, “I ragazzi sono in giro”, “Libera nos a malo” (a proposito di quest’ultima, un vero peccato non averla ascoltata per intero) per finire con “Il meglio deve ancora venire”.
L’atmosfera si fa decisamente più soft con la struggente “Vita morte e miracoli”.
Si passa poi a “Niente paura” e “Certe donne brillano”, ma è l’attesissima “Certe notti” a trasportare lo Stadio Adriatico di Pescara in un coro all’unisono da pelle d’oca.
Ligabue ha però ancora voglia di far saltare la sua gente e partono così “A che ora è la fine del mondo?” , cover del celeberrimo brano dei R.E.M. “It’s the end of the world as we know it (and I feel fine)”, e la trascinantissima “Tra palco e realtà”.
Ligabue e la band lasciano quindi il palco, ma vengono richiamati a gran voce per i bis.
“Piccola stella senza cielo” e “Urlando contro il cielo” chiudono un concerto centrato in pieno: dopo aver visto questo live si può dire con assoluta certezza che lo “Start Tour 2019” è a tutti gli effetti fra i migliori dell’intera carriera di Ligabue.
Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara: la scaletta del concerto
- Polvere di stelle
- Ancora noi
- A modo tuo
- Si viene e si va
- Quella che non sei
-
Balliamo sul mondo
MEDLEY ACUSTICO:
- Una vita da mediano
- Il sale della terra
- Ho messo via
- Un colpo all’anima
- Happy hour
- La cattiva compagnia
- Non è tempo per noi
- Marlon Brando è sempre lui
- Luci d’America
- Mai dire mai
MEDLEY ROCK:
- Vivo morto o x
- Eri bellissima
- Il giorno dei giorni
- L’odore del sesso
- I ragazzi sono in giro
- Libera nos a malo
- Il meglio deve ancora venire
- Vita morte e miracoli
- Niente paura
- Certe donne brillano
- Certe notti
- A che ora è la fine del mondo
- Tra palco e realtà
BIS:
- Piccola stella senza cielo
- Urlando contro il cielo
Ligabue infiamma l’Adriatico di Pescara – la fotogallery
Si ringraziano per la gentile collaborazione Filippo Schiavi e gli uffici stampa dell’organizzazione locale e nazionale
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