Monitoraggio civico

Monitoraggio Civico: un bene per tutti

 

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Il Monitoraggio civico, è un’iniziativa lanciata da Cittadinanzattiva. Lo scopo è di promuovere, con il patrocinio della Sifo il controllo sulle azioni per migliorare la capacità delle farmacie.

Con il supporto incondizionato di Teva (multinazionale settore farmaceutico), Cittadinanzattiva vuole rilevare un’osservazione sulla difesa dei diritti del cittadino.

Monitoraggio Civico rivolto alle farmacie dell’Ospedale

Le voci sul Monitoraggio Civico giravano ormai da qualche tempo e, in data 28 Novembre 2018 diventano una realtà.

Al congresso che si è tenuto a Napoli, per la giornata dedicata alla Farmacia Ospedaliera (servizi farmaceutici e Aziende Sanitarie) si parla del progetto.

Lo scopo prefissato è di indagare sulle capacità, da parte delle farmacie ospedaliere, nel garantire i diritti dei contribuenti.

Nella fattispecie si discute dei diritti del malato. Con esso di indagare ulteriormente su quelle che sono le azioni per migliorare il sistema a favore delle persone.

Il “Monitoraggio civico delle Farmacie Ospedaliere” si concentra sulla distribuzione dei farmaci e sulla qualità del servizio da offrire ai cittadini.

Con lo scopo di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, l’iniziativa promossa da Cittadinanzattiva mira ad osservare in maniera diretta le farmacie.

A contribuire al progetto un gruppo di volontari dalla parte dei diritti del malato.

Con loro anche la Sifo (società Italiana di Farmacia Ospedaliera) e la Teva.

Saranno intervistati i cittadini, i responsabili e i direttori del servizio farmaceutico. Poi ancora, le strutture Ospedaliere e le ASL. Questo ai fini d’indagine.

Il perché del monitoraggio Civico

In base a quanto stabilito dal Tribunale per i diritti del malato, Cittadinanzattiva individua e responsabilizza i motivi che spingono a questo progetto.

Secondo i dati, le difficoltà che si riscontrano in questo settore sono diverse e assolutamente da rivedere.

L’assistenza farmaceutica però, stando alle fonti, crea disagi soprattutto su alcuni punti.

Innanzi tutto ci sono problemi di accesso ai farmaci anche sperimentali. Ciò riguarda categorie specifiche come ad esempio l’epatite C, in cui la percentuale è di circa il 44%.

Altri disagi si riscontrano nella somministrazione di particolari terapie o sulla scarsa disponibilità di farmaci; questo rappresenta circa il 24% dei casi.

Tutto ciò è aggravato dai limiti di budget e dal ritardo con il quale i dati sono inseriti nei manuali da parte delle aziende produttrici.

Mentre con un’influenza del 33-35% subentra la burocrazia che, sull’accesso ai farmaci e/o al piano terapeutico, sono ostici alla proceduta.

In ultima analisi, non va assolutamente omesso un dato importante.

L’85% delle difficoltà, arriva dal disagio che ogni famiglia deve affrontare qualora si parli di diversi spostamenti e di giornate lavorative perse.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, circa il 50% delle persone chiede permessi lavorativi, o peggio rinuncia.

I dati del monitoraggio civico saranno resi noti nella seconda metà del 2019. Insieme a questi dati, anche le azioni atte a migliorare le condizioni generali del problema.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24