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Gli architetti implorano di non demolire i vecchi edifici. I proprietari dovrebbero essere incentivati per migliorare gli edifici già esistenti perfettamente funzionali. Il motivo principale è perché viene emessa tanta anidride carbonica per la realizzazione di acciaio, cemento e mattoni per i nuovi edifici. In passato si è discusso molto se fosse meglio per il clima demolire un vecchio edificio che ha una bassa efficienza o costruire un sostituto ben isolato e con buona classe di efficienza energetica.
Non demolire i vecchi edifici: questa la raccomandazione degli architetti
Tutto, però, va a favore della ristrutturazione. La costruzione del nuovo edificio presenta un tasso elevato di emissioni che aumenta anche l’inquinamento atmosferico. Il Royal Institute of Chartered Surveyors (RICS) stima che il 35% del carbonio del ciclo di vita proveniente da un tipico sviluppo di uffici venga emesso prima ancora che l’edificio venga aperto ed utilizzato. Il dato per i locali residenziali aumenta al 51%.
Questi calcoli suggeriscono che passeranno decenni prima che alcuni nuovi edifici ripaghino il loro debito di carbonio risparmiando più emissioni di quelle che hanno creato. E al giorno d’oggi, che l’ecologia è l’argomento principale, è ancora più importante tenere in mente i dati della ricerca. L’Architect’s Journal ha ora fornito prove al Commons Environmental Audit Committee (EAC) sulla differenza tra le emissioni operative dal riscaldamento e dal raffreddamento di un edificio e le emissioni incorporate dalla creazione di materiali da costruzione.
In Italia, ad esempio, è già attivo il bonus ristrutturazione. In sintesi, per i proprietari di appartamenti, ville, è possibile usufruire di un bonus di detrazione delle spese pari al 50%. I pagamenti, però, devono essere tracciabili. Questo significa che il cliente non deve pagare in contante, ma mediante un bonifico o sistemi di pagamento elettronico. Si tratta di un rimborso parziale delle spese sostenute e avviene in un arco di tempo di 5 anni a partire da questo 2020.
Fonte immagine copertina: Pixabay