Perché non abbiamo ancora trovato gli alieni? È un vero mistero. La Terra si trova all’interno di una Galassia che ospita tra i 100 e i 400 miliardi di stelle, ognuna delle quali è circondata da pianeti. Fino a poco tempo fa si pensava che i pianeti esistenti fossero trilioni, ma secondo nuove ricerche condotte della NASA potrebbero addirittura essere 10 volte di più. Sorge spontaneo chiedersi, quindi, per quale motivo l’umanità non abbia mai incontrato altre forme di vita “intelligenti” presenti in altre parti della Galassia. Questa domanda è nota anche con il termine di “paradosso di Fermi”, al quale si è cercato di dare varie risposte.
Secondo lo scienziato Elachi è molto probabile che siano presenti forme di vita su Titano, uno dei satelliti di Saturno, su un’altra Luna, chiamata Encelado, su un satellite di Giove di nome Europa, anche se allo stato attuale delle nostre conoscenze è impossibile stabile se si tratti di forme di vita intelligenti.
Cambiamento climatico e grande filtro: la teoria di Bostrom
Secondo una delle ipotesi più diffuse non abbiamo ancora trovato gli alieni perché prima che la vita possa diffondersi tra un pianeta e l’altro è necessario gestire e superare un grande “filtro”. Secondo il filosofo Nick Bostrom, prima che l’umanità possa comunicare con altre civiltà è necessario che vengano raggiunti determinati passaggi evolutivi che, in alcuni casi, potrebbero essere difficili da realizzare a causa della presenza di determinati ostacoli.
Il filtro, che esercita un’influenza molto potente, potrebbe essere rappresentato, ad esempio, dal cambiamento climatico cagionato dallo sviluppo della nostra civiltà. Una delle cause principali delle estinzioni di massa del pianeta, infatti, è rappresentata dai gas serra che stanno determinando un grande cambiamento climatico ritenuto rischioso per la vita. I cambiamenti climatici sono così rapidi e devastanti che impattano sull’evoluzione e sulle sorti delle civiltà: ciò impedisce che le stesse possano conoscersi tra loro.
Gravità: la tesi di Michael Hippke
Secondo uno studio che è stato pubblicato sull’“International Journal of Astrobiology”, gli alieni potrebbero avere delle difficoltà a viaggiare nell’universo e a raggiungere altri pianeti a causa della forza di gravità. Secondo numerosi astronomi ed astrofisici, diversamente dall’uomo, gli alieni non possono costruire razzi o altri strumenti per esplorare l’universo: ciò è causato da elevate forze gravitazionali presenti sulle super terre che potrebbero ospitare altre forme di vita. La gravità, infatti, potrebbe impedire ai veicoli spaziali di generare una spinta sufficiente a sfuggire dalle forze gravitazionali.
Secondo l’autore dello studio, Michael Hippke, per effettuare un lancio da una super terra, il razzo dovrebbe avere un volume del 70% più grande rispetto alla terra e 10 volte più massiccio. Queste popolazioni, quindi, potrebbero essere bloccate sui loro pianeti e, al posto delle sonde, potrebbero utilizzare il laser per le comunicazioni interstellari. Inoltre, per poter viaggiare nell’universo partendo da una super terra, i veicoli spaziali dovrebbero essere grandi, pesanti e dovrebbero essere alimentati da un carburante diverso dal combustibile chimico. Secondo gli studiosi una valida alternativa potrebbe essere rappresentata dall’energia nucleare.