Persone scontente, il virus persiste al vaccino anti-influenzale. In questi giorni si parla dell’influenza che nelle ultime settimane ha colpito diverse persone. Il vero problema, concerne la resistenza che lo stesso virus, pone al vaccino.
Infatti, ad essersi ammalate sono anche persone vaccinate. Il vaccino anti-influenzale, a quanto pare non ha funzionato completamente.
Stando ai dati, alcune persone vaccinate hanno contratto l’influenza. Nonostante è risaputo che nessun vaccino, alla fine, fornisce una copertura totale, quest’ultimo sembra destinato a diventare nel tempo un flop.
In alcune circostanze sembra che la sindrome influenzale ha richiesto un ricovero ospedaliero; e questo fa preoccupare moltissimo anche l’ordine dei medici.
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In un periodo che va dalla metà di febbraio ai primi di marzo, sono stati diversi i casi di ricoveri dovuti all’influenza. Gli italiani sono scontenti e vogliono capire; ma è difficile, stando al di fuori, stabilire se si tratti di un virus che muta o di un vaccino poco efficace.
Stando alle informazioni, per ora, sembrerebbe che il vaccino non abbia una copertura totale.
L’unità microbiologica di Treviso, ha deciso di condurre uno studio sul vaccino 2019. L’obiettivo è di capire e, indagare il motivo della sua bassa efficacia.
Sono stati isolati 50 Ceppi appartenenti al Virus H3 N2, prelevati da pazienti vaccinati che si sono ammalati lo stesso.
Persone scontente, il virus persiste ma l’unità microbiologia di Treviso corre ai ripari
Parla Roberto Rigoni, direttore del dipartimento di patologia clinica e, responsabile della futura ricerca. Sua ferma intenzione è voler capire le motivazioni che hanno portato, nonostante il vaccino, all’influenza.
Il primo punto è sondare il terreno per individuare se ci sono delle mutazioni genetiche o se il vaccino è proprio inefficace.
Anche se al momento, quest’ultimo, potrebbe risultare come una condizione poco sicura, bisogna tener presente un fattore importante. Solo nel trevigiano, (dati USL), grazie ai vaccini si evitano circa 400 decessi l’anno.
In queste ultime ore è entrata in campo anche la Federazione Italiana medici pediatri. A favore dei più piccoli, (tra l’altro più soggetti all’influenza) non negano la forte preoccupazione in merito. Si attendono, nei prossimi giorni, ulteriori notizie e delucidazioni.
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