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Altro scandalo Facebook?cos’è successo ai nostri dati?

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Ancora uno scandalo Facebook? Il social sotto accusa per aver siglato accordi con lo scopo di condividere dei dati con almeno quattro società di elettronica cinesi.

A parlare di un nuovo scandalo Facebook è il New York Times.

Le società coinvolte nel nuovo scandalo Facebook

Le quattro società cinesi coinvolte sono Huawei, Lenovo, Oppo e TLC.

Sempre secondo il NYT sono stati sottoposti ad ulteriori controlli anche i rapporti tra Facebook ed altri produttori tra cui Amazon, Apple, BlackBerry e Samsung.

I motivi che hanno allarmato il NYT

Da quanto si legge, gli accordi sono ancora in vigore, anche se Facebook ha annunciato che rescinderà dall’accordo con Huawei; il fine degli accordi quello di spingere più utenti mobili ad usare il social network.

I meccanismi dell’operazione prevedono una maggiore integrazione nei dispositivi dei produttori di alcune funzionalità di Facebook come rubriche, pulsanti “mi piace” e aggiornamenti di stato.

In pratica quando Facebook consegna i dati a un dispositivo partner, il dispositivo in questione funziona effettivamente come un’estensione di Facebook.

Il giornale americano riporta che, gli utenti di Facebook che decidono di condividere foto o numeri di telefono con i propri amici, acconsentono anche a far sì che il flusso di informazioni venga trasferito su qualsiasi dispositivo partner utilizzato dai loro amici.

“Tutte le integrazioni di Facebook con Huawei, Lenovo, Oppo e TCL sono state controllate fin dall’inizio e Facebook ha approvato tutto ciò che è stato realizzato”, ha dichiarato Francisco Varela (VP, Mobile Partnerships at Facebook).

Huawei è uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo e punto di orgoglio nazionale per la Cina che vede di buon occhio l’espansione del marchio all’estero.

Continuando nella lettura dell’articolo del NYT, si legge che la Huawei ha ricevuto miliardi di dollari in linee di credito da parte delle banche politiche statali cinesi per alimentare la sua espansione oltreoceano in Africa, Europa e America Latina.

Il suo fondatore, Ren Zhengfei, è un ex ingegnere dell’Esercito popolare di liberazione.

I risvolti del caso

A gennaio, AT & T si è allontanata da un accordo per vendere il nuovo smartphone Huawei Mate 10.

Lenovo, produttore di computer e altri dispositivi, ha recentemente accantonato le ambizioni di acquisire BlackBerry dopo che il governo canadese ha segnalato che un tale accordo potrebbe compromettere la sicurezza nazionale.

Fonti:

NYT – Facebook Gave Data Access to Chinese Firm Flagged by U.S. Intelligence

NYT – Facebook Back on the Defensive, Now Over Data Deals With Device Makers

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".