Senso civico in Italia, il report dell’Istat. L’Istituto nazionale di statistica ha elaborato i risultati sugli atteggiamenti e comportamenti dei cittadini nella vita quotidiana
“Insieme di comportamenti e atteggiamenti che attengono al rispetto degli altri e delle regole di vita in una comunità” è questa la definizione che l’Istat dà del senso civico in Italia.
Dai dati si evince subito come per gli italiani è più importante non sporcare le strade piuttosto che guidare con il cellulare o parcheggiare in posto vietati.
Senso civico: atteggiamenti e comportamenti dei cittadini nella vita quotidiana è il titolo del report relativo al biennio 2016/2018 secondo il quale per l’84% delle persone (+18 anni) nel 2018 non si gettano carte per strada (in aumento rispetto al 2014).
Per il 74,4% degli automobilisti invece non si può parcheggiare in doppia fila; poco più della metà di questi inoltre dichiara di prestare abitualmente attenzione a non adottare comportamenti rumorosi alla guida.
Da contraltare di dati circa l’ammissibilità di certi comportamenti: il 23,4% degli intervistati ritiene, in determinate condizioni, accettabile parcheggiare in sosta vietata
Il 18,5% concede deroghe all’uso del cellulare alla guida, il 28,3% ritiene tollerabile farsi raccomandare per avere un lavoro e il 29,3% invece di non pagare le tasse.
Altri dati interessanti circa i comportamenti sbagliati sono anche:
- Guidare dopo aver bevuto per l’87,2%,
- passare con il rosso 79,0%,
- non indossare il casco 78,2%,
- usare il telefono alla guida 52,6%.
Quasi la metà inoltre dei cittadini asseconderebbe eventuali richieste di prestazioni professionali in nero o la mancata emissione dello scontrino non chiedendo la ricevuta.
Nella nota dell’Istat sul senso civico, si legge altresì:
Un terzo dei cittadini ritiene che il copiare a scuola non è un comportamento grave ma un danno per chi copia; solo il 29% lo valuta come un comportamento che danneggia tutti.
I giudizi sui comportamenti attinenti alla sfera civica mostrano, nella grande maggioranza dei casi, sono intransigenza.
In tal senso, più che il quadro del civismo, i dati sembrano offrire una rappresentazione del grado di diffusione della desiderabilità sociale dei vari comportamenti.
A livello territoriale inoltre, la condanna verso chi getta le carte a terra, è largamente condivisa sul territorio pur se leggermente più diffusa al Nord.
Centro e Isole sono i contesti dove le carenze nel sistema di raccolta dei rifiuti sono più frequentemente evocate come attenuanti di un comportamento scorretto.
Per i comportamenti alla guida invece le graduatorie territoriali si invertono: i residenti al Sud sono più intransigenti di chi risiede al Nord.
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