La giornata della felicità: niente musi lunghi! Si celebra oggi la Giornata internazionale della felicità per volontà dell’Assemblea nazionale dell’Onu
Dal 28 giugno 2012 si celebra il 20 marzo la giornata della felicità,ventiquattro ore che dovrebbero essere dedicate alla gioia e al sorriso.
La risoluzione Onu A/RES/66/281 afferma
L’Assemblea generale […] consapevole che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità, […]
riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone,
decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità,
invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile,
incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica.
La Giornata anche al centro di un’indagine Doxa la quale ha evidenziato che Ghana e Filippine sono i paesi più felici della terra
La ricerca, in collaborazione con WIN, il più grande network internazionale di società di ricerca indipendenti, si è svolta in 40 paesi del mondo.
L’indice utilizzato per misurare il grado di felicità è il Net Happiness Index (NHI) ottenuto dalla differenza tra chi si dichiara “felice” e chi si dichiara “infelice”.
Nel dettaglio, tra le nazioni del G7 l’Italia di torva a metà classifica con un NHI del 47%; meglio di noi Usa e Canada rispettivamente con 51 e 55%.
A quota 41% invece l’Inghilterra alle prese con la questione Brexit. E nella Francia dei gilet gialli va ancora peggio (39%).
Quali sono i fattori che possono influire sul grado di felicità?
L’indagine Doxa alla vigilia della Giornata della felicità, sottolinea due fattori:
- il grado di istruzione: chi non ha titolo di studio ha un Nhi del 39% contro uil 58 di chi ha un titolo;
- situazione lavorativa: i più felici risultano gli studenti (con un NHI pari a 58%), in fondo alla classifica si trovano i disoccupati (37%); buono il livello di felicità anche tra gli occupati full-time e le casalinghe (55%).
La felicità è anche buon cibo e sempre che mangiare pizza sia il massimo della gioia
Come riportato da Ansa Terra&Gusto, sempre secondo la Doxa la pizza è la scleta preferita pe unomin, donne (47%) e millennials (60%).
La pizza è regina anche nel settore surgelato.
Con un consumo pro capite, riferito dall’Istituto italiano alimenti surgelati, è superiore a 1,5 kg nel 2017 con consumi complessivi che hanno toccato quota 91.500 tonnellate ( +2,1%).
L’analisi, condotta su una popolazione di età superiore ai 15 anni, ha registrato il secondo posto della pasta (33%) che precede le grigliate di carne e di pesce, entrambe in terza posizione con il 30%.
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