Argomento di attualità e di notevole importanza, su cui si sta discutendo da tempo. Già il 29 ottobre 2018 sono stati addirittura 169 i sindaci di comuni in provincia di Torino a prodigarsi affinchè non venga approvata la Tav, ad oggi quale è la decisione?
L’importanza del documento favorevole alla Torino-Lione
La Torino-Lione verrà realizzata o no? Il Ministro degli Interni ha dichiarato aperte le consultazioni. Un eventuale referendum, a cui Salvini voterebbe “SI” potrebbe rendere chiari i costi vs i relativi benefici.
Dopo il voto negativo dell’ottobre 2018, non sono più arrivate risposte di alcun tipo. Per cui il ministro, in uno dei suoi interventi organizzati da Confindustria Lombardia ha ribadito come siano coinvolte sia il Piemonte che più di una regione italiana.
L’unica possibilità di arrivare ad una soluzione decisiva, rimarrebbe quindi una consultazione referendaria. In caso contrario, si correrebbe l’ingrato rischio di parlare e discutere per mesi e mesi senza arrivare ad alcuna disposizione e decisione.
Non si dovrebbe attendere molto
Secondo il ministro leghista Salvini è d’obbligo non procrastinare l’intervento. Una risposta sicura si deve dare agli italiani al più presto. Si apriranno o meno i cantieri? Il Titolare del Viminale tifa sì. In caso i tecnici fossero contrari, sarebbe interessante l’opinione dei cittadini.
Ciò che decideranno i tecnici diventerà decisivo per il prossimo futuro. Sapremo così con certezza se l’opera verrà realizzata o dovremo ricorrere al referendum. La sindaca Chiara Appendino ha convocati i 316 i primi cittadini della città metropolitana, per discutere di Torino-Lione.
Intanto è prevalso il Sì con con 167 voti. I primi cittadini della Valsusa, in parte si sono astenuti, uscendo prima del voto, perchè contrari. Il Comune di Torino che la Sindaca rappresenta non ha votato.
Il voto ed il documento in questione però non potrà avere alcun effetto sull’analisi costi-benefici. Il Governo attende una decisione definitiva entro maggio 2019.