L’infortunio in cui è incorso Andrea Belotti, è una brutta gatta da pelare per Mihajlovic. Il Gallo, infatti, è un giocatore determinante non solo in quanto terminale della squadra, ma anche per le sponde e il lavoro che fa. A questo punto, come cambieranno i granata nello scacchiere tattico del serbo?
Chi al posto di Belotti?
Mihajlovic per sostituire Belotti ha due soluzioni. La prima è quella più banale: far giocare Sadiq. L’ex Roma è stato preso proprio per questo scopo, in estate. Il nigeriano, però, non sembra aver convinto il tecnico
Finora solo 7 panchine, senza neanche un minuto di gioco. Sembra difficile ipotizzare, dunque, che il tecnico serbo dia fiducia al ventenne ex Bologna.
A questo punto si profila un’altra soluzione che vedrebbe Niang promosso centravanti con l’innesto di uno tra Boyè o Berenguer. Più probabile quello dell’argentino, perchè lo spagnolo, dopo un inizio da titolare, è stato relegato in panca senza tanti complimenti.
Insomma: il 4-2-3-1 non cambierà di una virgola, ma gli interpreti sì.
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Dipende tutto da Niang
Le fortune future del Torino, senza Belotti, dipendono, dunque, da Niang. Il francese, si è sbloccato domenica scorsa contro il Verona. Ora è chiamato a fare il definitivo salto di qualità. Visti i precedenti, dubitiamo che ci riuscirà. In questi anni, l’ex Milan, ha sempre fallito quando ci si aspettava che maturasse. Ormai è chiaro a tutti che non ha la maturità necessaria per giocare su certi livelli.
Difficile, quindi, immaginare un suo rendimento almeno sufficiente come centravanti del nuovo Toro. Senza Belotti, la squadra dipenderà sempre più dalla vena di Iago e Ljajic, gli unici giocatori con un rendimento costante fin qui.
A meno che Niang, capisca che per fare il giocatore professionista, oltre ad avere un cospicuo conto in banca, occorrono due concetti a lui sconosciuti: sudore e sacrificio.
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