In Usa un innocente condannato a 37 anni di carcere per un omicidio mai commesso. Una storia grottesca e soprattutto molto triste. E’ la vicenda di Robert DuBoise , un 55 accusato e condannato in Florida per un omicidio e stupro avvenuto nel 1983. Come riporta il quotidiano nazionale britannico The Gardian l’accaduto sa proprio di incredibile. Dopo circa 37 anni passati in carcere le prove del Dna lo hanno scagionato. Lo stesso giudice Christopher Nash della contea di Hillisborough di fronte al detenuto nell’udienza di scarcerazione ha dovuto ammettere l’errore giudiziario. ” Il Tribunale ha commesso un’ingiustizia durata 37 anni” – Ha detto il togato. Il detenuto era stato condannato per l’assassino e lo stupro di una ragazza di 19 anni. La vittima, Barbara Grams svolgeva il lavoro di cameriera in un locale di Tampa.
Usa 37 anni di carcere per un omicidio mai commesso
Un efferato delitto e un presunto assassino, questo è l’errore giudiziario commesso 37 anni fa da un tribunale Americano. Solo ora però si conosce la verità. Un verità amara sulla morte di Barbara Grams. Una ragazza uccisa per delle ferite alla testa provocate da un oggetto contundente. All’epoca dei fatti DuBoise venne giudicato sulla base di due elementi: il morso sulla guancia della vittima ritenuto compatibile con il suo calco dei denti e le dichiarazioni di un altro detenuto. L’esame eseguito ai tempi, oggi decisamente obsoleto riguardava solo il gruppo sanguigno, che risultò compatibile con quello dell’imputato. Ora il test del Dna ha scagionato l’uomo e ha dimostrato che a commettere il delitto furono due persone diverse. Sospetti mai identificati. Nel corso degli anni Robert DuBoise non ha mai smesso di proclamarsi innocente.
La decisione della Corte Suprema
Per anni Robert DuBoise si è sempre dichiarato innocente per un omicidio mai commesso. Condannato a morte non ha mai smesso di lottare. Nel 1988 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la condanna a morte giudicando irregolare la decisione del magistrato e riducendo al pena all’ergastolo. Assistito dagli avvocati di Innocente Project Robert ha chiesto per anni, che il suo caso fosse riesaminato adoperando tecnologie più moderne. Le autorità avevano risposto dicendo che i reperti biologici erano andati distrutti. Dunque i test non erano eseguibili. Ma il procuratore Andrew Warren ha riaperto il caso assieme all’avvocato Teresa Hall. Nel 2018 Gli avvocati di Robert DuBoise hanno cominciato a sperare. Oggi la sentenza è arrivata. Giustizia è fatta.