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Ventitré arrestati per camorra ad Avellino. Un Maxi blitz dei carabinieri locali, che hanno arrestato a vario titolo circa una ventina di persone sospettate di far parte di organizzazioni camorristiche. Alle prime ore del mattino gli inquirenti hanno eseguito circa 23 misure cautelari per i presunti appartenenti al clan ” Partenio”, l’organizzazione mafiosa che gestisce affari illeciti nella zona di Avellino e dintorni. Gli investigatori hanno anche ipotizzato a vario titolo, diversi reati come: estorsione, associazione a delinquere di tipo mafioso, usura, detenzione di armi e altro. Nell’operazione denominata ” Partenio 2.0″ hanno partecipato circa 250 militari. L’azione lampo per i ventitré arrestati ad Avellino, è scattata dopo alcuni allarmanti episodi avvenuti di recente.
Ventritré arrestati ad Avellino. Coinvolto anche un segretario provinciale della Lega
Anche il segretario provinciale della Lega, Sabino Morano, nonché noto imprenditore sembrerebbe coinvolto nella vicenda. La dimora di Morano è stata sottoposta a perquisizione. Nello scorso mese di Agosto, alcune auto dell’esponente politico furono incendiate a ridosso della sua abitazione Avellinese. L’uomo politico venne messo sotto scorta. Secondo la Dda di Napoli, Morano ed altri indagati circa 17 sono collegati al gruppo delinquenziale. Nei loro confronti il tribunale ha emesso un sequestro preventivo – probatorio anche per trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. Tra le varie perquisizioni effettuate c’è anche quella presso lo studio di un avvocato Avellinese.
Episodi di aggressione
Il blitz è scattato dopo una serie di episodi avvenuti nelle scorse settimane nel capoluogo Irpino. Giuseppe Giacobbe, assessore alla sicurezza del Comune di Avellino ha subito un’ aggressione. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno effettuato delle perquisizioni anche in altre abitazioni e uffici di aziende collegate con il gruppo di malviventi. Le indagini iniziate nel 2017, hanno portato gli inquirenti a focalizzare l’attenzione su un gruppo di persone coinvolte in un sequestro di persona. Un interrogatorio ed attività tecniche di intercettazione hanno portato i militari dell’arma presso un autolavaggio. Luogo ritenuto sede d’incontro di organizzazioni camorristiche e mafiose.
Il rito mafioso
Ernesto Nigro di 41 anni, sospettato di essere un affiliato al clan avrebbe già spiegato il famoso rito del bacio. Lo stesso registrato poi dalle telecamere degli uomini della benemerita il 7 settembre 2017. Un passaggio obbligato per tutti i nuovi che volevano aggregarsi al gruppo mafioso. Anche Carmine Valente detto caramella era un’esponente del Clan. Anche lui, immortalato dalle video camere mentre parlava in gergo. Il rito consisteva nel dare un bacio in bocca agli uomini di camorra. “Per baciarsi in bocca c’è la fratellanza” – Ha confermato il Nigro in un’intercettazione. “Ciambone “questo il nomignolo dell’uomo anche lui tratto in arresto. Una grossa operazione che ancora ha diversi punti da chiarire.