Condividi su:
William Shakespeare, uno dei più grandi drammaturghi del teatro di sempre, nasceva 455 anni fa.
Nacque a Stratford-upon-Avon il 23 aprile 1564, da umili genitori.
Il padre era infatti un commerciante di pellami che lo costrinse a lavorare nel suo laboratorio per aumentare gli introiti famigliari.
La grande volontà di migliorarsi culturalmente spinse comunque Shakespeare a studiare il latino, il greco e la matematica presso la grammar school.
Aveva 18 anni quando sposò Anne Hathaway, che gli diede tre figli (uno dei due gemelli morì nel 1596).
Lo storico dell’arte teatrale Geoffrey Marsh, consultando i registri delle tasse locali, è riuscito anche a stabilire l’esatta ubicazione della casa di William Shakespeare, al centro di Londra.
William Shakespeare – la carriera
Attore affermato e conosciuto in molti teatri, era ospite della corporazione che organizzava il commercio del cuoio (attività che, insieme al padre non aveva abbandonato).
Attore, non per hobby, ma per passione, calcava anche le scene di numerosi teatri, preferendo interpretazioni drammatiche.
Alcuni testi indicano infatti l’inizio della sua attività col 1592 con le tragedie “La bisbetica domata” e “La commedia degli equivoci”.
La prima opera che lo rese celebre fu il dramma Romeo e Giulietta, composta fra il 1594 e 1596, affonda le sue radici nella tradizione classica.
Con chiari riferimenti (da Senofonte a Ovidio), la celebre storia è dunque ambientata nella Verona medioevale divisa dalla grande rivalità fra due famiglie (Montecchi e Capuleti).
Questa causò la tragica morte dei due giovani Giulietta e Romeo: un’opera, che al di là della tragica conclusione, ha dei passi veramente lirici.
William scrisse anche numerose poesie, e poemi narrativi nei due anni in cui i teatri londinesi furono chiusi per un’epidemia di peste.
William Shakespeare e il genere comico-teatrale
Non disdegnò neppure il genere comico-teatrale, che abbandonò dedicandosi alla tragicommedia con la compagnia teatrale The Chamberlain’s Men (“Compagnia del Lord Ciambellano”, cioè Henry Carey Lord Hudson).
Con questi artisti si avventurò anche nelle opere “Sogno di una notte di mezz’estate” e “Il mercante di Venezia”.
Sarebbe troppo lungo citare tutte le sue opere.
Elenchiamo pertanto solo alcune molto note che costituiscono i cavalli di battaglia dei più grandi attori di teatro antichi e moderni: “Otello”, “Re Lear”, “Macbeth” e “Amleto”.
La sua ultima fase artistica invece è costituita dal dramma romanzesco con “Enrico VIII” mandato sulle scene nel 1613.
Morì quindi il 23 aprile 1616 (stesso giorno della sua nascita).
Sulla sua lapide, nella Chiesa della città natia, si legge: “Buon amico, per amor di Cristo, non cavar fuori la polvere qui racchiusa! Benedetto chi rispetta queste pietre e maledetto colui che rimuove le mie ossa”.
Le sue opere hanno comunque scritto la più grande storia del teatro medioevale.
Da esse anche i più grandi librettisti e musicisti della lirica ottocentesca hanno attinto e portato sulle scene i più celebri melodrammi.
Forse può interessarti anche:
Marta la sarta va a teatro: il libro diventa una pièce
[amazon_link asins=’8807900424′ template=’ProductCarousel’ store=’technoblitzit-21′ marketplace=’IT’ link_id=’83f2cb84-cd2f-4242-a0f5-a5b1cf590fea’]
[amazon_link asins=’8807901374′ template=’ProductCarousel’ store=’technoblitzit-21′ marketplace=’IT’ link_id=’967f0bca-fbd9-4ac3-9891-e33e913cb39b’]