Un gruppo di ricercatori americani ha trovato un metodo molto efficace per far seguire un’alimentazione sana agli adolescenti.
Alimentazione sana e adolescenti
Alimentazione sana e adolescenti sembrano un ossimoro:due concetti che stanno uno all’opposto dell’altro.
La maggior parte dei bambini e ragazzi di elementari, medie e superiori, infatti, si preoccupa poco o nulla della salubrità della propria dieta quotidiana. La maggior parte di essi sceglie cibi e snack che di sano non hanno niente.
Questo è alla base di un gran numero di patologie che colpiscono fin dalla giovanissima età. Obesità, colesterolo, diabete di tipo 2 affliggono sempre più giovanissimi. Un adolescente obeso è un adolescente malato e, molto probabilmente, si trascinerà questa condizione anche nell’età adulta.
Il consumo di “cibi spazzatura” è incentivato da abili campagne pubblicitarie che manipolano “ad hoc” il cervello dei ragazzi. Il marketing influenza pesantemente i loro gusti e le loro scelte.
Ed è proprio su questo aspetto manipolatorio che ha fatto leva un gruppo di ricercatori del Texas per incentivare un’alimentazione sana tra gli adolescenti.
Alimentazione sana e ribellione adolescenziale
Gli studiosi si sono serviti della naturale tendenza degli adolescenti a ribellarsi a qualunque forma di controllo. In pratica non hanno fatto altro che mostrare loro come, dietro il loro consumo di cibi spazzatura, ci fosse il sottile controllo delle multinazionali. Hanno mostrato loro come la pubblicità prenda il controllo del loro cervello e scelga al posto loro.
L’esperimento si è svolto prendendo in esame 362 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, suddivisi in 2 gruppi. Ad un gruppo sono stati mostrati i risultati di indagini sulle strategie di marketing delle aziende mentre all’altro sono stati illustrati i benefici di un’alimentazione sana e genuina.
In seguito, entrambi i gruppi, sono stati monitorati per 1 anno durante i loro acquisti alla caffetteria della scuola, per verificare eventuali cambiamenti all’interno della dieta.
I risultati migliori si sono verificati tra i maschi del primo gruppo i quali hanno iniziato a scegliere cibi e snack più sani sia alla mensa scolastica sia fuori. Le ragazze,invece, si sono mostrate più propense a cambiare scelte alimentari in entrambi i gruppi, probabilmente perché più attente alla linea e alle calorie degli alimenti.
Questo esperimento è decisamente innovativo in quanto non si basa sul fornire dati e informazioni sugli alimenti. Esso fa leva sulla psicologia dei giovani per indurli a fare qualcosa di positivo per se stessi.