Bilancio demografico nazionale al 31 12 2018: popolazione italiana in declino
Roma, lì 27 luglio 2019 – Bilancio demografico nazionale al 31 12 2018 mostra una popolazione italiana in calo, crescono gli stranieri.
Dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico. Al 31 dicembre 2018 la popolazione ammonta a 60.359.546 residenti, oltre 124 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Così l’Istat fotografa il bilancio demografico nazionale al 31 12 2018.
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Nell’ultimo quadriennio 2015-2018 la popolazione residente è in calo, tracciando per la prima volta negli ultimi 90 anni una tendenza in declino; infatti, al 31 dicembre 2018 la popolazione in termini assoluti ammonta a 60.359.546 residenti; mentre in termini relativi il calo è pari ad oltre 124 mila unità in meno rispetto all’anno precedente (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima.
Il dato incriminato è attribuibile totalmente alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104 mila unità, cioè 235 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%). Invece paragonato alla stessa data del 2014 la perdita di cittadini italiani (residenti in Italia) è equivalente alla scomparsa di una città come Palermo (-677 mila). Questo calo è stato mitigato dai nuovi che hanno acquisito la cittadinanza, che sono stati oltre 638 mila; dunque, senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unità.
La presenza dei cittadini stranieri è in contro tendenza, infatti, nel quadriennio è aumentata di oltre 241 mila unità; dunque, al 31 dicembre 2018, in termini assoluti sono 5.255.503 i cittadini stranieri iscritti in anagrafe. Rispetto al 2017 sono aumentati di 111 mila (+2,2%) arrivando a costituire l’8,7% del totale della popolazione residente.
Bilancio demografico nazionale al 31 12 2018 per macro zone
Le aree più popolose del Paese sono:
- il Nord-ovest (vi risiede il 26,7% della popolazione complessiva);
- poi il Sud (23,1%);
- seguite dal Nord-est (19,3%) e dal Centro (19,9%);
- ed infine dalle Isole (11,0%).
Durante il 2018 la differenza tra nati e morti è negativa, -193 mila unità.
La provincia di Bolzano si distingue per avere un saldo positivo, poiché a livello nazionale il tasso di crescita naturale si attesta a -3,2 per mille. Le variazioni vanno:
- dal +1,7 per mille di Bolzano,
- al -8,5 per mille della Liguria;
- con anche Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Molise che hanno decrementi superiori al 5 per mille.
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