Cambiamenti climatici in Toscana, ecco il bilancio. Trovato l’accordo che permetterà di analizzare sotto il profilo idro-climatico la regione
Un occhio dunque ai cambiamenti climatici in Toscana attraverso un vero e proprio bilancio idro-climatico della Toscana.
Un sistema cioè realizzato attraverso un modello capace di stimare gli apporti, i prelievi e le perdite di acqua nel suolo, fiumi, i laghi e torrenti, gli scambi con le falde; così poter ricavare informazioni utili in chiave di sostenibilità ambientale dello sfruttamento della risorsa acqua, nel clima presente e futuro.
E’ questo dunque l’accordo sottoscritto dal direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Claudio Lubello e dal segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale Massimo Lucchesi (nella foto).
Mutamenti climatici: il progetto, impiegherà un gruppo misto di ricercatori ed esperti dell’Università e dell’Autorità di bacino, coordinati da Fabio Castelli e da Isabella Bonamini
Progetto reso possibile grazie ai Fondi per lo Sviluppo e Coesione 2014/2020 – Piano Operativo Ambiente, trasferiti dal ministero dell’Ambiente alle Autorità di bacino distrettuali.
Nel dettaglio si tratta di un modello idrologico a base fisica complessa, costruito tenendo conto delle variabili climatiche (come le piogge e temperature).
Attraverso esso cioè si potrà prevedere scenari di siccità, sul medio e lungo periodo; e, allo stesso tempo, fornire così informazioni utili per la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi della Toscana.
La messa a punto di questo strumento richiederà di approfondire le conoscenze in materia di bilanci eco-idrologici, tenendo conto delle interazioni tra clima, deflussi di magra e deflussi minimi vitali per gli ambienti acquatici.
Un’attività questa che impegnerà e formerà sul campo anche nuovi giovani ricercatori del Dipartimento.
Lo strumento sarà integrato nel Piano di Gestione delle Acque che l’Autorità di bacino sta aggiornando in vista delle prossime scadenze.
Fornirà infine un supporto strategico anche alle attività dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici coordinato dall’Autorità per la gestione del rischio siccità a scala distrettuale.
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