ROMA – Decolla la trattativa tra M5S e Pd. I due partiti, durante la riunione a Palazzo Chigi con il premier incaricato Giuseppe Conte, hanno finalmente iniziato a dialogare in maniera costruttiva. Decisamente una buona notizia, dopo la ventilata rinuncia all’incarico da parte di Conte. Al vertice hanno preso parte:
- i capigruppo alla Camera e Senato del Pd, Graziano Delrio e Andrea Marcucci
- i capigruppo alla Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli
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Sulle divisioni tra Pd e pentastellati era intervenuto in un video anche il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo:
“Mi rivolgo al Pd. Alla base dei ragazzi del Pd, è il vostro momento questo, abbiamo un’occasione unica, Dio mio, unica. E allora cerchiamo di ricompattare i pensieri, di sognare un attimo a dieci anni con la visione […] Sono esausto. Abbiamo da progettare il mondo, invece ci abbruttiamo, e le scalette e il posto lo do a chi e i dieci punti, i venti punti, basta! Questa pena che vedo, questa mancanza di ironia, dovete sedervi a un tavolo e essere euforici perché appartenete a questo momento straordinario di cambiamento”.
Decolla la trattativa tra M5S e Pd
Pronta la risposta del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, che sul suo account Twitter ha scritto:
“Caro Beppe Grillo, mai dire mai nella vita. Cambiamo tutto e rispettiamoci gli uni con gli altri”.
L’ex parlamentare Alessandro Di Battista difende Di Maio dalle accuse di aver lanciato un ultimatum al Pd:
“Luigi ha parlato come ha il dovere di parlare il Capo politico del Movimento – è quanto si legge in un post su Facebook – Ha parlato come avrei parlato io e migliaia di attivisti. Ha parlato a nome di un Movimento che un anno e mezzo fa ha vinto le elezioni proprio perché ha proposto gli stessi temi di ieri”.
Intanto ci si prepara per la consultazione degli iscritti certificati sulla piattaforma Rousseau che, tra lunedì 2 e martedì 3 settembre, dovranno dire la loro sull’eventuale intesa tra Pd e M5S. Di certo c’è che sui programmi le posizioni si stanno avvicinando. Ora manca soltanto l’incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio.