Gli italiani si fidano del medico

Gli italiani si fidano del medico di medicina generale

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Gli italiani si fidano del medico di medicina generale. E’ questo il risultato della ricerca Censis Il medico pilastro del buon Servizio sanitario

La ricerca, presentata nell’ambito dell’evento della Fnomceo dedicati ai 40 anni del Servizio sanitario nazionale, dimostra che gli italiani si fidano del medico di medicina generale nell’87,1% dei casi.

Filippo Anelli, presidente della Fnomceo:

Lo studio dimostra, ancora una volta, che gli italiani si fidano del medico e che questa fiducia è massima negli ultrasessantacinquenni, tra i quali supera il 90%.

Una fiducia che si basa sul riconoscimento delle capacità del medico di individuare le cure migliori in autonomia, anche al di là del sistema di regole e vincoli imposti dallo Stato.

Una fiducia che significa, anche e soprattutto, una relazione umana, che è parte integrante della relazione di cura.

Ed è proprio la fiducia l’elemento cardine che ne guida la scelta (per il 63,1%), prima ancora:

  • delle tariffe delle prestazioni (26,3%),
  • la qualità dei materiali e delle tecnologie utilizzate (21%),
  • la comodità nel raggiungere lo studio (17,1%).
  • le facilitazioni nei pagamenti (l’11,4%).

Gli italiani infatti sono sempre più alla ricerca di un’alleanza terapeutica, in cui il medico rappresenti, nel suo agire in scienza e coscienza, la garanzia della tutela della salute del paziente.

Secondo il 58% medico e paziente devono collaborare nel prendere le decisioni sulle cure migliori, la percentuale è molto più elevata tra gli anziani (82,8%).

Il 22,4% propende invece per un’asimmetria a favore del paziente, che decide da sé dopo aver ascoltato il medico.

Mentre il 19,6% è favorevole a una supremazia del medico, senza che il paziente abbia voce in capitolo.

Dalla rilevanza della personalizzazione delle cure e del rapporto fiduciario con il proprio medico emerge l’identikit del medico ideale secondo gli italiani:

  • Il 45,5% è fondamentale la dimensione psicologica e relazionale,
  • Per il 42,3% il valore professionale, la conoscenza tecnica e l’aggiornamento scientifico,
  • Il 40,9% la disponibilità e la reperibilità anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie,
  • Per il 39,6% il medico ideale è il garante del diritto alla salute del paziente, perché è pronto a difenderne l’interesse anche quando questo comporta scelte al di fuori delle indicazioni predefinite.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24