A causa della Brexit, l’Inghilterra ha perso l’accesso al sistema di navigazione satellitare dell’UE Galileo. Per questo motivo, l’ Inghilterra acquista OneWeb, startup che produce satelliti. Un consorzio guidato dal governo ha vinto un’asta per la società, che ha presentato istanza di fallimento l’11 marzo mentre cercava un acquirente.
Se la prossima settimana un tribunale fallimentare statunitense approverà l’offerta, il Regno Unito e l’India Bharti Global pagheranno 500 milioni di dollari a testa per il 45% ciascuno della startup. Quei soldi consentono il riavvio completo delle operazioni di OneWeb, ha affermato la società. I creditori possederebbero il restante 10%. L’accordo dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, in attesa dell’approvazione normativa.
In precedenza il governo aveva pianificato di costruire il proprio sostituto di Galileo con l’aiuto di altri membri dell’alleanza di intelligence Five Eyes. L’alleanza include Australia, Canada, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Il progetto è stato sospeso a maggio poco prima della pubblicazione di uno studio di fattibilità. Il costo stimato si aggirava attorno ai 6.2 miliardi di dollari.
Inghilterra acquista OneWeb: come saranno i satelliti?
La Satellite Applications Catapult del Regno Unito sta lavorando a un articolo che illustrerebbe un metodo per utilizzare la costellazione OneWeb per un sistema sat-sav. Tuttavia, alcuni esperti hanno suggerito che l’hosting di un sistema in stile GPS sui satelliti di OneWeb potrebbe non essere praticabile.
Per prima cosa, la costellazione si trova in un’orbita molto più bassa (1.200 km) rispetto ai satelliti per i principali sistemi di posizionamento, come Galileo e GPS (circa 20.000 km). Dall’inizio del 2019, OneWeb ha lanciato 79 dei 650 satelliti 5G previsti per la sua costellazione iniziale.
“Se vuoi sostituire il GPS per sistemi di livello militare, dove hai bisogno di segnali crittografati e sicuri precisi a centimetri, non sono sicuro che puoi farlo su satelliti piccoli come quelli di OneWeb“, ha affermato Bleddyn Bowen esperto di politica spaziale dell’Università di Leicester. “Sta diffondendo una tecnologia non dimostrata su una mega costellazione progettata per fare qualcos’altro. È una scommessa tecnologica e commerciale“.
Fonte immagine copertina: SmartMag
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