Intelligenza Artificiale lava piatti, a quanto pare le nuove tecnologie non smettono di stupirci. Recentemente avevamo parlato di come l’AI Pluribus sia stata in grado di vincere partite a poker. Però le nuove tecnologie cominciano ad essere utilizzate anche per svolgere altri compiti.
Magari possono sembrare più semplici e banali rispetto alla capacità di Pluribus di vincere partite di poker o scacchi, ma una nuova Intelligenza Artificiale sarà in grado di lavare i piatti. Dunque, nonostante potrebbe sembrare più semplice, sarà sicuramente più utile.
Una nuova AI presto potrebbe arrivare in molte famiglie: si tratta di un aiuto che per molti potrebbe essere indispensabile. Ormai i ritmi di vita frenetici che quasi tutti sono costretti a condurre quotidianamente, potrebbero essere alleggeriti grazie ad una nuova tecnologia. Infatti potrebbe essere un AI a dare una mano in alcune delle faccende domestiche che più “rubano tempo” a chi ne ha già ben poco.
Intelligenza Artificiale lava piatti grazie ad alcuni algoritmi
Forse molti si chiederanno come sia possibile che un androide possa esser in grado di lavare i piatti. Ebbene, è tutto molto semplice. Infatti si sta lavorando su un’Intelligenza Artificiale in grado di eseguire alcuni semplici gesti. In pratica l’AI esegue queste azioni imitando l’intelligenza degli animali.
Le ricerche sono state portate avanti da un team coordinato da Anthony Zador, un neuroscienziato, del Laboratorio Cold Spring Harbor che si trova a New York. Dunque, questo gruppo di ricerca ha condotto alcuni studi mirati proprio sul cervello animale. Questo ha portato alla riproduzione del funzionamento dei neuroni degli animali sull’Intelligenza Artificiale.
Insomma, si tratta di algoritmi ben precisi che rendono possibile all’AI di eseguire gesti molto simili a quelli che l’uomo esegue quotidianamente. Ovviamente non potevano mancare le parole del neuroscienziato, il quale avrebbe affermato quanto segue:
“Attività che noi consideriamo complesse, come formulare pensieri astratti o giocare a scacchi, sono meno complicate per le macchine. Queste ultime hanno molte più difficoltà nel fare cose apparentemente semplici per gli esseri umani, come interagire con il mondo fisico, ad esempio lavando dei piatti.”
Anthony Zador avrebbe aggiunto subito dopo:
“Noi esseri umani, infatti abbiamo avuto centinaia di milioni di anni di evoluzione che hanno permesso al nostro cervello di stabilire le corrette connessioni per svolgere alcune attività, quasi senza sforzo. I sistemi di intelligenza artificiale, invece stanno ancora imparando a farlo, prendendo a modello l’evoluzione animale e umana”.
Fonte foto di copertina: Pixabay
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