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La nostra attuale tecnologia, pian piano, sta raggiungendo risultati sempre maggiori. Talvolta la tecnologia è vista giustamente come una forma di regressione perché viene gestita ed utilizzata male; senza limiti. Ma è anche vero il fatto che in ambiti medici l’utilizzo della tecnologia (sempre utilizzata bene) può essere di notevole importanza. È questo il caso di parlare dell’Halicin.
L’incredibile scoperta dell’Halicin
L’Halicin è il nome di un nuovo super antibiotico. È stato scoperto di recente dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology. Il suo nome deriva dal tributo al supercomputer Hal 9000 del film “2001: Odissea nello spazio”; e non è una scelta casuale. Infatti l’Halicin è stato scoperto utilizzando l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale per scoprire l’Halicin
La scoperta di questo composto chimico è stata effettuata utilizzando proprio l’intelligenza artificiale. In poche parole gli studiosi hanno messo a punto un algoritmo informatico capace di analizzare e scannerizzare, in pochissimo tempo, vari composti e strutture chimiche e scovare (tutto in modo autonomo) le sostanze chimiche più efficaci per uccidere i batteri e con i metodi più idonei. Per chi non lo sapesse un antibiotico agisce solo sui batteri (e no sui virus come alcuni erroneamente pensano) ed elimina quindi le infezioni batteriche uccidendo (tramite vari metodi) per l’appunto i batteri. Purtroppo un antibiotico uccide anche alcuni batteri del microbioma umano, utili al nostro corpo, quindi devono essere utilizzati con cautela e solo in estrema necessità.
Con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, non solo si è potuto scoprire un super antibiotico (probabilmente molto più efficace e sicuro; che sarà testato a breve), ma si può capire in futuro anche quelli meno dannosi per il nostro corpo ed efficaci solo sui batteri nocivi. Inoltre i batteri possono escogitare delle resistenze agli antibiotici (mutando geneticamente). Bisogna studiare quindi anche antibiotici in grado di eludere questa difesa dei batteri ed essere più efficaci. In ogni caso si parla sempre di medicine che possono indebolire il nostro corpo e bisogna stare attenti.
Ecco alcune dichiarazioni di James Collins, studioso del Massachusetts Institute of Technology:
“Stiamo affrontando una crisi crescente per quanto riguarda l’antibiotico-resistenza, e questa situazione si e’ venuta a creare sia per un aumento dei microrganismi patogeni divenuti resistenti, sia per una produzione sempre piu’ scarsa di nuovi antibiotici da parte delle industrie biotech e farmaceutiche. Il nostro approccio ha svelato questa fantastica molecola che e’ verosimilmente uno degli antibiotici piu’ potenti mai scoperti”
Conclusioni di questo piccolo viaggio tra tecnologia e medicina
Si sa che alcuni farmaci causano notevoli effetti collaterali ed altri ancora non sono del tutto sicuri, efficaci e testati. Con l’intelligenza artificiale, se usata a fin di bene, non solo si possono scoprire farmaci e molecole nuove, ma anche creare medicine efficaci e sicure per il nostro corpo; migliorando anche quelle attuali. Purtroppo ciò si può scontrare con le case farmaceutiche, che come sappiamo non sono sempre oneste, ma bisogna capire prima o poi che il benessere dell’umanità vale più di qualche soldo in più.
Utilizzando l’intelligenza artificiale, inoltre, si possono studiare meglio sia i virus che i batteri e tenerli sotto controllo, visto che come spiegato in nostri altri articoli, per vari motivi (tra cui elettrosmog, inquinamento e attività militari clandestine) stanno mutando geneticamente, e bisogna prestare molta attenzione. Può essere utile anche per capire di più sul misterioso Coronavirus e scoprire tante altre cose.
Per concludere, quindi, bisogna utilizzare sempre con cautela, coscienza e a fin di bene non solo tutta la tecnologia, ma anche l’intelligenza artificiale; perché con i giusti criteri possono essere utilizzate per fare cose incredibili e veramente utili.
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