Juventus senza Champions, si salva solo Chiesa. Non è l’anno dei bianconeri, questo è abbastanza chiaro a tutti i tifosi e ieri ne è stata la dimostrazione
Due, partite, quelle contro il Porto non proprio esaltanti che hanno portato la Juventus senza Champions per l’ennesima volta.
Non è infatti bastata la vittoria di ieri per 3-2 a Torino per accedere ai quarti della competizione.
E’ vero che Pirlo ha vinto il suo primo trofeo, la Supercoppa Italiana, ma la Coppa era sicuramente il primo obiettivo della società e non solo. Annata fallimentare dunque?
Non è detto in quanto c’è ancora un campionato da giocare e una finale di Coppa Italia da disputare; certo è che è il momento di svoltare e dare continuità di risultati e gioco.
Infatti le due gare in Champions e contro la Lazio, specie nel primo tempo, hanno dato l’impressione di una squadra vuota, priva di idee, accademica e prevedibile.
E’ bastato poco al Porto dunque per ottenere il rigore e dominare i bianconeri su tutto il campo. Nel secondo tempo invece è suonata la sveglia che porta il nome di Federico Chiesa.
Due prodezze che hanno riacceso le speranze e portato la Juventus ai tempi supplementari nonostante fosse in superiorità numerico per tutto il secondo tempo.
Anche qui il Porto, su calcio di punizione al 115’ ha sbloccato il risultato a suo vantaggio immediatamente ripreso dal gol di Rabiot.
Un altro anno senza Champions, giusto così per il gioco espresso?
Non ci può certo essere sicuri ma, in caso di passaggio del turno, sarebbe servita una squadra diversa in campo e soprattutto un atteggiamento diverso.
Ora rimane solo il campionato ma anche lì la situazione non è facile: 10 punti di distacco dalla vetta, un Inter che va a mille con Eriksen e un Milan che non molla la presa.
Un dato di fatto però va sottolineano: i continui infortuni che hanno colpito i bianconeri a cui vanno aggiunti i casi di Covid-19 e il virus che ha messo ko Morata per diverse settimane.